Uno sguardo nel 'cuore' del Seminario: la biblioteca

La biblioteca ecclesiastica del Seminario di San Miniato

È passato più di un anno da quando è terminata la vicenda giudiziaria legata ai furti nella biblioteca ecclesiastica del Seminario, a San Miniato. Le cronache dell'epoca parlano dell'amarezza della Diocesi per la prescrizione del reato legato ai furti di volumi pregiati, che ebbero luogo fin dal 1993. Una volta scoperte queste 'mancanze', la biblioteca venne chiusa dal 2000 per 12 anni. A oggi sono stati presi molti provvedimenti per la sicurezza e per la salvaguardia delle opere, sia quelle consultabili che quelle ancora in catalogazione, .

A parlarcene è Alexander Di Bartolo, volontario che si occupa del progetto per la rinascita della biblioteca, esperto di storia e di archivistica: "Il lavoro principale adesso riguarda il riordino dei 35mila libri, un numero superiore alla biblioteca comunale di Fucecchio e di San Miniato. Dal 2013 abbiamo aderito al progetto delle biblioteche ecclesiastiche, mettendo i libri a catalogo visibili in rete in tutta Italia. Il progetto Cei-Bib può 'dialogare' con i cataloghi delle biblioteche pubbliche".

Per dare un'idea della mole di lavoro, bisogna considera che fino a ora sono stati catalogati 2mila volumi. Gli altri sono in corso d'opera. "Il prossimo step - commenta Di Bartolo - è la digitalizzazione delle opere, così da poterle preservare dall'usura del tempo e da renderle consultabili da tutti".

Dal punto di vista 'fisico', grandi investimenti sono stati fatti per mantenere le sale della biblioteca nel migliore stato possibile: "Tutta la biblioteca antica è stata riqualificata, lì abbiamo un ampio spazio, accogliente e informatizzato. È stato qui che abbiamo accolto il nuovo vescovo Andrea Migliavacca per la prima volta". La sala, risalente all'800, è "il cuore dell'edificio" del seminario. Da tempo con i fondi regionali sono stati installati nuovi sistemi di controllo della temperatura e dell'umidità che possono funzionare anche da remoto. Presente anche un sistema anti incendio e un'allarme antifurto.

Dove vuole arrivare la biblioteca del Seminario? "Vogliamo farla tornare all'antico splendore. Prima la biblioteca era riservata a vescovi e sacerdoti per lo studio privato. Da 4 anni a questa parte abbiamo aperto anche agli utenti: professori, ricercatori, ancora qualche sacerdote e molti studiosi. Garantiamo 14 ore di apertura settimanale al pubblico".

La nuova vita arriva anche dall'ulteriore espansione, talvolta inaspettata, del catalogo: "Abbiamo una collezione molto bella di cinquecentine. Nel riordino ci sono state alcune mancanze, come pure dei ritrovamenti che non pensavamo di avere. L'anno scorso dalla Certosa di Farneta a Lucca è arrivata una donazione di 700 libri antichi".

Elia Billero

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