Sono già 70 le chiamate ricevute dal nuovo call-center (055-4383030 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12) istituito dalla Regione Toscana per l'accoglienza dei profughi.
Fino ad adesso, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, sarebbero già state raccolte 22 disponibilità: in 8 casi si tratta di persone che hanno messo a disposizione una seconda abitazione, mentre le restanti 14 aprirebbero le proprie mura domestiche ai migranti in difficoltà.
Non soltanto famiglie, ma anche single hanno dato la loro disponibilità all'accoglienza. E le offerte arrivano da tutta la Toscana: Scansano, Roccalbegna, Pescia, Arezzo, Montecatini, Terranuova Bracciolini, Firenze, Sesto Fiorentino e anche Cascina, di nuova amministrazione leghista.
I dati da fornire al call center regionale sono quattro: indirizzo e descrizione dell'abitazione, lingue parlate in famiglia,e la composizione del nucleo familiare. Oltre a questi sono arrivate anche molte chiamate per richiedere informazioni e alcune sarebbero arrivate anche da Empoli, oltre che da Pisa, Bagno a Ripoli, San Piero a Sieve e Pietrasanta.
"Siamo soddisfatti di questo risultato - ha sottolineato l'assessore regionale e responsabile dell'immigrazione, Vittorio Bugli - significa che avevamo ragione, c'è una domanda di solidarietà che arriva dalla società toscana e che possiamo intercettare".
Oltre alle offerte di disponibilità qualcuno ha chiamato anche per 'offendere' il servizio: "Vergognatevi", avrebbero detto dal Veneto, mentre dalla Toscana qualcuno avrebbe avanzato un "Prima aiutate gli italiani".
"Un call center è una finestra aperta sul mondo - ha proseguito Bugli - e si raccoglie di tutto. Ma quel che conta è la possibilità di mettere insieme la domanda con l'offerta solidale che nasce spontaneamente"
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