Ahmed è arrivato, il benvenuto delle istituzioni: "Qui tendiamo la mano a chi ha bisogno"

Giovanni Bettarini

«Abbiamo risposto all’appello perché di fronte alle necessità non c’è altro da fare che accogliere quanti hanno bisogno. Firenze tende sempre una mano a chi chiede aiuto». È quanto sottolinea l’assessore al welfare Sara Funaro dopo l’arrivo nel capoluogo toscano di Ahmed, il ragazzo egiziano giunto in Italia con un barcone per cercare aiuto per il fratellino malato. Appena arrivato all’aeroporto è stato accolto dall’assessore Giovanni Bettarini e preso in carico dagli operatori dei servizi sociali del Comune: verrà ospitato in una struttura di accoglienza dell’amministrazione, individuata in accordo con la prefettura.

«Vorrei anzitutto ringraziare il Presidente Renzi, l’assessore regionale Saccardi, le direzioni di Careggi e del Meyer, la Fondazione Careggi onlus che ha avviato una raccolta fondi, la Fondazione Tommasino Bacciotti per aver fatto in modo che questo bambino potesse arrivare a curarsi – ha proseguito – siamo felici di poter contribuire con l'accoglienza di Ahmed, un piccolo segnale dovuto il nostro in confronto al coraggio e all'amore dimostrato da un bambino pronto a rischiare la propria vita pur di far curare il fratellino. Faremo in modo che abbiano l’accoglienza più calda e familiare possibile con la speranza che possano tornare presto a giocare a pallone insieme con il sorriso».

Stefania Saccardi: "Benvenuto Ahmed e grazie per il tuo coraggio"
"Benvenuto a Firenze, Ahmed, e grazie per la grande lezione che ci dai. Sono stati il tuo coraggio e la tua determinazione a mettere in moto questa bella catena di solidarietà, che ci auguriamo tutti possa servire a far guarire tuo fratello. Farid può essere davvero fiero di te". E' questo il messaggio che Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute e al sociale, rivolge ad Ahmed, il tredicenne egiziano che è arrivato nel tardo pomeriggio all'aeroporto di Peretola.

Appena sbarcato dall'aereo, il ragazzo è stato accolto dall'assessore del Comune di Firenze Giovanni Bettarini, ed è stato accompagnato in una struttura di accoglienza del Comune individuata di comune accordo con la Prefettura. Nei prossimi giorni arriveranno a Firenze anche il fratello Farid e i genitori, e Ahmed potrà ricongiungersi con la sua famiglia.

"Ben arrivato a Firenze, Ahmed. Hai attraversato il Mediterraneo e dall'Egitto sei arrivato fino a qui, sei stato forte e coraggioso. Ora i medici del Meyer faranno di tutto per curare il tuo fratellino. Da babbo, prima che da sindaco, voglio solo che possiate tornare a ridere e a giocare insieme, perché è questo che devono fare i bambini di ogni Paese, essere felici". Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella sul suo profilo Facebook dopo l'arrivo nel capoluogo toscano del ragazzino egiziano.

Nardella, "Ahmed, ben arrivato a Firenze"
"Ben arrivato a Firenze, Ahmed. Hai attraversato il Mediterraneo e dall'Egitto sei arrivato fino a qui, sei stato forte e coraggioso. Ora i medici del Meyer faranno di tutto per curare il tuo fratellino. Da babbo, prima che da sindaco, voglio solo che possiate tornare a ridere e a giocare insieme, perché è questo che devono fare i bambini di ogni Paese, essere felici". Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella sul suo profilo Facebook dopo l'arrivo nel capoluogo toscano del ragazzino egiziano.

L'ispettore capo della Polizia di Agrigento, 'dolcissimo, spera per fratellino'
"E' un ragazzino dolcissimo, è contento di essere arrivato a Firenze ed ha sorriso con gli occhi che sprizzavano di gioia quando gli abbiamo detto che qui ci sono bravi medici che potranno curare il fratellino: ci ha spiegato che vuole continuare a giocare con lui". A parlare con l'ANSA è l'ispettore capo della polizia della questura di Agrigento, Maria Volpe, che ha accompagnato nel capoluogo toscano dalla Sicilia Ahmed, il tredicenne egiziano, partito su un barcone verso l'Italia in cerca di cure per il fratellino Farid, di 7 anni, affetto da una grave malattia non curabile in Egitto. "Sta bene ed è sereno. Durante il viaggio - spiega l'ispettrice - mi ha chiesto dei suoi genitori e io gli ho detto di stare tranquillo perchè sicuramente arriveranno insieme a Farid. Lui - continua - si fida di me, abbiamo stabilito subito un rapporto intenso. Se mi vede felice sorride, se mi vede triste mi tocca e mi chiedo cosa ho". La dottoressa Volpe lavora da 27 anni con i minori. Lo scorso maggio ha tenuto in braccio la piccola Favor, nigeriana di soli 9 mesi che ha perso la madre durante il naufragio di un barcone. Domani tornerà in Sicilia: "Mi aspettano - fa sapere - 27 ragazzini in arrivo da Lampedusa da sistemare. Ho vissuto tante situazioni tragiche e sono contenta se riesco a dare una mano d'aiuto a chi soffre".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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