Disabilità, Dormentoni: "Sfida che chiama in causa le comunità"

Mirko Dormentoni

Un documento sulle politiche per le disabilità è stato approvato giovedì sera dal Consiglio di Quartiere 4. “Le attività teatrali e i laboratori creativi svolti nei due centri diurni del quartiere, i supporti per i bambini con disturbi dell'apprendimento, importanti progetti in essere nello sport come "Un goal per il sociale", il Tavolo con le associazioni per fare l'analisi dei bisogni e la Carta dei progetti e dei servizi già esistenti. Siamo partiti da cose concrete, realizzate non solo dalla pubblica amministrazione ma dalle comunità del nostro territorio, per elaborare il documento di impegni di lavoro per noi stessi e di richieste e indirizzi per l'amministrazione comunale. Il documento è stato collegato alle osservazioni sul DUP (Documento Unico di Programmazione) che contengono anche altre indicazioni sui vari settori di intervento del Comune. Puntiamo a politiche integrate e trasversali per raggiungere una vera inclusione sociale delle persone con disabilità, contro ogni segregazione. Non sono solo principi, sono impegni concreti. Partiamo da esperienze e progetti di inclusione molto positivi già presenti sul territorio e vogliamo andare avanti insieme all'amministrazione comunale che è molto sensibile rispetto a questa materia, coinvolgendo anche le tantissime risorse presenti nelle nostre comunità in termini di volontariato, associazionismo e privato sociale" ha dichiarato il presidente Mirko Dormentoni.

Il documento è stato presentato come contributo del Q4 alla Conferenza sulla Disabilità in corso in questi giorni a Firenze. In particolare il documento si sofferma sui percorsi verso l’autonomia, intervenendo nel passaggio cruciale successivo alla scomparsa dei genitori o comunque delle figure che rappresentano un ruolo di guida e di cura nella vita del disabile. In questo senso si sottolinea la necessità di promuovere un sistema di relazioni soddisfacenti in modo che queste persone possano sentirsi parte di comunità e di contesti relazionali dove poter agire, scegliere, giocare e vedere riconosciuti il proprio ruolo e la propria identità. Occorre pertanto superare l’ottica d’intervento centrata sulla mera relazione “operatore/utente” e percorrere la strada dell’inclusione sociale attraverso reti informali che coinvolgano un pluralità di soggetti (scuole, centri giovani, centri anziani, cooperazione sociale, associazioni, gruppi informali, biblioteche). Il Quartiere 4, in sinergia con le altre amministrazioni locali, si sta attivando con la creazione di un apposito tavolo che analizzi i bisogni del territorio e censisca i servizi e le progettualità già presenti.

Nell’ambito della conferenza nazionale il Q.4 si è fatto portatore di una serie di esigenze ormai ampiamente riconosciute: la definizione di nuovi standard di valutazione e certificazione della disabilità con la creazione di criteri multidimensionali in grado di personalizzare e sburocratizzare i percorsi di riabilitazione; rafforzamento dell’inclusione scolastica favorendo l’ingresso precoce dei bambini con disabilità e sviluppando nei casi più gravi forme di intervento educativo domiciliare; assicurare continuità ai percorsi formativi scuola-lavoro, puntando anche ad un maggior coinvolgimento delle agenzie pubbliche di impiego e orientamento; piena accessibilità ai servizi culturali e agli spazi per il tempo libero, abbattendo le barriere fisiche, tecnologiche e amministrative; moltiplicare le esperienze sportive che rappresentino occasioni di incontro e scambio tra disabili e normodotati; attribuzione di competenze specifiche agli organismi più vicini ai cittadini, come i quartieri, nella gestione delle segnalazioni e nella delineazione delle priorità di intervento rispetto alle barriere architettoniche ancora rilevate sul territorio locale; intensificare risorse e investimenti per migliorare l’accessibilità del trasporto pubblico; integrazione dei servizi rafforzando il legame tra le famiglie, gli operatori sociali e il tessuto comunitario locale (v. le fondamentali esperienze in atto presso i centri diurni “Il Giaggiolo” e “L’Albero Vivo”). (fdr)

Queste le indicazioni del Q4 per il DUP 2017-2019

La prima proposta avanzata dal Q4, condivisa con gli altri Quartieri, di azzerare l'IMU per i proprietari dei fondi commerciali che vi svolgono la propria attività senza affittarli.

Ruolo dei quartieri. Si propone l’adozione di nuovi Criteri Direttivi che definiscano precisamente gli strumenti a disposizione delle circoscrizioni per metterli in condizione di funzionare come vere e proprie municipalità. A cominciare dalla dotazione di organico per allestire funzioni come lo Sportello al Cittadino.

Servizi Sociali. Sviluppare l’integrazione dei servizi; valorizzare e allargare l’esperienza degli ‘orti urbani’; porre le condizioni per il superamento definitivo del villaggio Rom del Poderaccio; intensificare l’impegno per combattere il Gioco d'Azzardo Patologico.

Verde Pubblico. Riqualificazione dei giardini, con particolare riferimento alle aree ludiche; valorizzazione del Parco pubblico dell'Argingrosso quale estensione del parco delle Cascine; procedere con l'investimento per il “porto Granducale” terminando la sistemazione dell'area arginale a monte del ponte della tramvia.

Mobilità e infrastrutture. Inserire tra le opere strategiche il nodo viario di collegamento tra viale Nenni, via Baccio da Montelupo e il viadotto dell'Indiano; creazione di aree a traffico limitato o pedonalizzate anche nelle periferie; maggiore impegno per la manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi e piste ciclabili.

Riqualificazione Urbana. Proseguire il disegno del recupero dell'area Lupi di Toscana e la riqualificazione delle piazze tra cui Isolotto e Pier Vettori.

Servizi Educativi. Valorizzare le ludoteche come servizio fondamentale per l'educazione e la Fattoria dei Ragazzi quale importante centro di educazione ambientale.

Sport. Incentivare la pratica sportiva aperta a tutti e ogni forma di attività motoria a qualsiasi età. Sviluppo del polo sportivo di San Bartolo, con la realizzazione di una piscina coperta.

Cultura. In primo piano il ruolo strategico delle Biblioteche comunali quali centri non solo di pubblica lettura ma anche di servizio ed iniziativa culturale; far crescere ancora la Limonaia di Villa Strozzi come spazio culturale metropolitano dedicato alla contemporaneità.

Politiche giovanili. Sviluppo dei centri giovani specie nella loro vocazione di spazio musicale e come luoghi di produzione di culture e linguaggi nuovi.

Sicurezza: Definire il piano delle videocamere di telesorveglianza a partire dalle priorità segnalate dai Quartieri.

Partecipazione e Beni comuni. Redazione di un ‘Regolamento per l'uso dei beni comuni’ per favorire la presa in carico di spazi pubblici da parte di associazioni, comitati o singoli cittadini.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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