Casa Arrighi, si espande l'accoglienza con un piano in più

Da un piano la residenza si trasformerà a due piani grazie a un accordo fra Comune, Asl e Fondazione Dopo di Noi che gestisce il servizio orientato all’autonomia di ragazzi con disabilità


Hanno preso il via pochi giorni fa i lavori per l’ampliamento degli spazi dedicati al cohousing all’interno di ‘Casa Arrighi’.

‘Casa Arrighi’, nata nel 1997 come centro di accoglienza per persone con disabilità attivo a Empoli, in via Meucci si è trasformata in una residenza destinata a ragazzi con disabilità che la vivono condividendone molti spazi e servizi.

Dal 2014 la Fondazione Dopo di Noi gestisce in quell’edificio un progetto, anche grazie ad un finanziamento regionale, che prevede vita indipendente e inclusione nella società dei ragazzi disabili che vivono in cohousing ambienti di vita in questo appartamento autogestito. Si tratta di un percorso stabile di servizi orientato all’autonomia di chi vi abita, realizzando di fatto una soluzione alternativa alle residenze assistite, che permette di vivere lontano dalla propria famiglia di origine sviluppando un nuovo percorso di autonomia e di relazioni.

LAVORI - I lavori di ristrutturazione sono iniziati proprio ieri, lunedì 17 ottobre, e interesseranno i servizi igienici la ristrutturazione di spazi comuni l'adeguamento agli impianti elettrici le modifiche con opere murarie per l'adeguamento alla normativa vigente, oltre alla fornitura di tutto l’arredamento del piano.

Il Comune di Empoli proprietario dell'immobile ha approvato con propria delibera di giunta del 12 ottobre le linee tecniche di intervento per un importo complessivo di 39.000 euro.
Per far fronte a questo investimento la Fondazione dopo di Noi attingerà ad un trasferimento di risorse provenienti dal lascito che la famiglia Arrighi ha donato all’Asl, la quale con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa firmato un mese fa, il 20 settembre 2016, si è impegnata a mettere a disposizione vincolandolo alla realizzazione del progetto del cohousing.
Grazie a questo intervento ‘Casa Arrighi’, finora utilizzata solo al piano terra sarà vissuta dagli ospiti anche al primo piano. Dunque, al termine dei lavori, previsti per fine 2016, offrirà fino a 7 posti in totale.

Le persone disabili potranno usufruire del cohousing attraverso una proposta d’inserimento avanzata dai servizi sociali dell’azienda sanitaria che suggerirà alla famiglia di persone adulte, ma finora mai veramente autonome, di provare a vivere da soli.

Coloro che avviano l’esperienza dentro ‘Casa Arrighi’ sono seguiti, 24 ore su 24, da personale della fondazione ‘Dopo di Noi’, nelle ore diurne anche da un operatore specializzato, e contribuiscono con una compartecipazione mensile.

«Siamo di fronte a una positiva esperienza che dopo la sperimentazione prende maggiore spessore e prova a dare risposta a tutti coloro che hanno possibilità e voglia di intraprendere un percorso di autonomia. Si tratta – prosegue l’assessore alle politiche sociali Arianna Poggi – di una buona pratica di collaborazione tra ente pubblico, servizio sanitario e Fondazione che prova a individuare un micro sistema da poter, se possibile nel tempo con il reperimento di finanziamenti ad hoc, replicare in tante altre parti della città consentendo a molti più ragazzi di approcciarsi a questo tipo di vita meno protetto dalla famiglia ma più autonomo e indipendente».

L’accordo firmato a settembre va ad ampliare il numero di posti a disposizione degli ospiti. In pratica è stata formalizzata la concessione di un piano in più della palazzina di via Meucci e la concessione di risorse necessarie per adeguare i locali. ‘Casa Arrighi’ diventa a due piani e l’Asl dota il gestore di un finanziamento vincolato alla ristrutturazione dell'immobile. I soggetti coinvolti e firmatari del protocollo quindi sono: il Comune di Empoli, in qualità di proprietario dell’immobile di via Meucci 53, donato dalla famiglia Arrighi, messo a disposizione dall’amministrazione per sviluppare al meglio il cohousing; l’Azienda Usl Toscana Centro, in quanto titolare della funzione socio – sanitaria, ente gestore per la delega dell’Unione dei Comuni per i servizi socio assistenziali, titolare del lascito testamentario di 67.317,67 euro, e la Fondazione Dopo di Noi onlus in qualità di gestore del progetto ‘Casa Arrighi’. E’ la Fondazione Dopo di Noi a impegnarsi nella realizzazione dei lavori necessari a manutenzione e messa insicurezza dell’immobile, e che provvederà agli arredi e alla gestione che avrà una durata non inferiore ai cinque anni dalla firma del protocollo.

Era il 1994 quando Alaide Coppini, scomparsa domenica 17 maggio 2015 a 102 anni, e suo marito Galeno Arrighi donarono ‘Casa Arrighi’ al Comune con il chiaro intento di realizzarci una casa famiglia in grado di ospitare la loro figlia Carla e altre persone disabili. La struttura venne aperta nel settembre 1997 come centro diurno. E da lunedì 18 maggio 2015, quell’abitazione, grazie all’Asl 11 e alla Fondazione ‘Dopo di Noi’, è divenuta una residenza di cohousing per disabili. Alaide e Galeno volevano rendere autonomi i ragazzi disabili attraverso la vita in comune all’interno di un appartamento. Il Comune di Empoli, a cui era stata donata la casa, l’ha concessa in comodato d’uso gratuito. Alaide e Galeno furono promotori, insieme ad altre famiglie, dell’apertura del centro spastici di Villanova. Lei sosteneva le battaglie dell’AIAS di Empoli (l’Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici).

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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