Festival 'Io sono etrusco' alla seconda edizione: si riscopre il Chianti antico

Vista di Rietine

Sabato 5 e domenica 6 novembre, visite guidate, incontri e animazione dedicati agli Etruschi e alle loro testimonianze


Due giorni dedicati alla riscoperta della storia più antica del Chianti, fra studi, archeologia e intrattenimento. Sabato 5 e domenica 6 novembre si rinnova l’appuntamento con ‘Io sono etrusco’, Festival ‘etrusco’ giunto alla seconda edizione che animerà Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti con visite guidate agli insediamenti etruschi del territorio e al Museo Archeologico del Chianti senese, incontri e riscoperta dei sapori più antichi del territorio. La due giorni è organizzata dalla Società Filarmonica di Gaiole in Chianti con il patrocinio del Comune gaiolese.

‘Io sono etrusco’ si aprirà sabato 5 novembre, alle ore 10.15, con la visita guidata alla Necropoli del Poggione, nel Comune di Castelnuovo Berardenga, in compagnia di Pierluigi Giroldini, della Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e continuerà nel pomeriggio, alle ore 14.15, con la visita guidata allo scavo archeologico del villaggio etrusco di Cetamura, nel Comune di Gaiole in Chianti, insieme alla direttrice di scavo Nancy T. de Grummond, della Florida State University. Alle ore 16 sarà la volta dell’incontro presso il Circolo Filarmonico di Gaiole in Chianti con interventi curati da esperti sulla presenza degli Etruschi nel Chianti attraverso fonti archeologiche e nuove ricerche sul territorio. Seguirà, intorno alle ore 19, un aperitivo per tutti i presenti, prima dello spettacolo "Pseudolus", in programma alle ore 20, di e con Francesco Pennacchia, liberamente tratto dallo Pseudolus di Plauto. La prima giornata del Festival etrusco si chiuderà alle ore 21 con la cena di gala etrusca su prenotazione. Domenica 6 novembre, alle ore 10.30, ‘Io sono etrusco’ proporrà, infine, la visita guidata al Museo Archeologico del Chianti senese, a Castellina in Chianti, alla scoperta del ricco patrimonio conservato nelle sale della struttura.

Fonte: Ufficio Stampa

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