Allarme caporalato, Ovattoni (LN): "Non risolveremo il problema con i migranti clandestini"

Patrizia Ovattoni

"È allarmante che il tema dello sfruttamento di manodopera extracomunitaria sia ritornato al centro dell'attenzione a poca distanza di tempo dallo scandalo dei profughi sfruttati nel caporalato!".

Così esordisce Patrizia Ovattoni, Segretario Provinciale della Lega Nord, a seguito della notizia, diffusa dalla stampa locale, di migranti impiegati a nero in attività a conduzione cinese".

Gli amministratori pratesi - afferma Ovattoni - devono capire che il fenomeno emergente dello sfruttamento lavorativo dei profughi va combattuto innanzitutto alla radice, ovvero iniziando a bloccare il flusso dei migranti nel nostro territorio".

È impensabile - sottolinea Ovattoni - continuare ad importare migranti in una città, la nostra, dove i morsi della disoccupazione si fanno sentire forti e l'imprenditoria cinese, oramai radicata, non cede sul fronte dello sfruttamento lavorativo. Tutto questo non può portare altro che ad un'ulteriore incremento di  povertà, disagio e marginalità sociale.

Come noto - prosegue Ovattoni - la maggior parte dei migranti entra in stato di clandestinità a causa del rigetto della domanda di asilo, ed in questa condizione è un gioco da ragazzi per delinquenti e sfruttatori reclutarli come manovalanza per il lavoro sporco.

Il grave problema della povertà non si risolverà mai fin tanto si continuerà ad importarla all'interno di comunità scricchiolanti come la nostra. La miseria si combatte esportando ricchezza laddove manca oppure accogliendo quando vi sono condizioni socio-economiche tali da permetterlo. Diversamente da questo percorso a regnare sovrani saranno inevitabilmente povertà, sfruttamento, criminalità, marginalità sociale e guerre tra poveri.

Prato 23 novembre 2016

Segretario Provinciale
Lega Nord Prato

Patrizia Ovattoni

Fonte: Lega Nord Prato

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