Caro Babbo Natale vorrei...meno degrado in città: la 'letterina' di un lettore

Una 'letterina' per chiedere a Babbo Natale di combattere il degrado in centro a Empoli. È l'iniziativa di un lettore di gonews.it che ha scritto un testo (indirizzato alla Giunta, alla polizia municipale, all'Unione dei Comuni e alla Città Metropolitana) nella quale elenca una serie di comportamenti scorretti della cittadinanza, soprattutto in merito di viabilità pubblica.

Il testo.

Caro babbo natale, per quest'anno vorrei un dono particolare, lo so che non sono stato buono, non ho partecipato a creare quelle immense file di auto che si snodano tra Sovigliana e piazza della Vittoria, via Roma via di Casoli, Stazione, Viale Boccaccio concedendo parcheggi in doppia fila per andare a prendere un aperitivo o fare collazione al mattino, che tu dall'alto hai la fortuna di vedere. Che bello deve essere assistere la sera a quella luminaria di luci auto che si muovano appena, avvolte da quella cappa di....come si chiama?? aah ora ricordo, smog.

Che bello, e si, io non sono stato quella persona che, parcheggia sempre in doppia fila in via Roma, creando rallentamenti che cosi ti fanno ammirare le bellezze della città, specie in piazza della Vittoria che è diventata il luogo dove tutto è permesso, (pur essendoci cartelli di divieto fermata e sosta) alla vista di tutti che tutti fanno finta di non vedere, e si ,un giorno anche io quando prenderò la liquidazione comprerò un SUV e potro partecipare ha migliorare la vita della citta, ma la liquidazione mi spetta io che lavoro tramite agenzia interinale? certo che si vero?

Ma torniamo sull'argomento, caro babbo natale in attesa di tutto potresti essere cosi buono di darmi un tetto su questa pensilina ed il rifacimento delle strisce gialle a tutte le fermate dei bus ( anche se vi parcheggiano le auto impedendo ai bus di accostare ai marciapiedi per agevolare le salite a chi presenta difficolta motorie) che oramai sono 3 anni che è  cosi sola,e triste.

Ciao da un cittadino che usa i mezzi pubblici... finché  ci saranno. 

 

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