Voragine lungarno, Cgil Toscana: "Non tutto può venir fuori dalle tariffe"

(foto gonews.it)

Voragine lungarno: pm, impossibile individuare responsabili. "Non tutto può venir fuori dalle tariffe, i necessari e non rinviabili interventi sulle infrastrutture vanno finanziati con la fiscalità generale. Una domanda per il sindaco Nardella: visto che il responsabile non si è trovato, chi risarcirà i danneggiati?

“Chi ha sbagliato pagherà tuonava il sindaco Dario Nardella nell'immediatezza del disastro sul Lungarno Torrigiani, ora a distanza di mesi, con la ferita suturata, la magistratura ci racconta che il tubo era troppo vecchio e che una sua rottura era nell'ordine delle cose, altre potrebbero arrivarne, la conseguenza è che mancano i presupposti di responsabilità.

Non solo, la procura ci ricorda che sarà impossibile, mettere in sicurezza l'intera rete “alle condizioni attuali di gestione del servizio, atteso che ogni investimento deve trovare la sua copertura esclusivamente nelle tariffe applicate all'utenza e quindi solo se venissero applicati incrementi - anche esorbitanti - delle tariffe stesse".
Se per cambiare tubi colabrodo ci vogliono molti soldi che possono arrivare solo dall'aumento delle tariffe, sta a vedere che la colpa dei mancati interventi è dei cittadini che si lamentano del caro tariffe.

A questo punto è il caso di ricordare che le tariffe (progressive a danno delle famiglie numerose) comprendono oneri di concessione (ai quali i comuni non vogliono rinunciare) e la garanzia degli utili per gli investitori privati. Va anche aggiunto che le aziende stano facendo utili importanti ( 30 milioni di euro Publiacqua nel 2015).
E' arrivato il momento di prendere atto che non tutto può venir fuori dalle tariffe, i necessari e non rinviabili interventi sulle infrastrutture vanno finanziati con la fiscalità generale. In conclusione e tornando sul lungarno una domanda per il sindaco Nardella: visto che il responsabile non si è trovato, chi risarcirà i danneggiati?”
Fulvio Farnesi (Presidente Federconsumatori Toscana)

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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