Fattoria Italia in piazza San pietro: anche dalla Toscana a Roma per la benedizione di S. Antonio Abate

foto d'archivio

 

"Questa celebrazione, soprattutto in un momento difficile come questo - sottolinea il presidente dell'Aia e Presidente di Coldiretti Firenze-Prato Roberto Nocentini - è una rappresentazione devozionale nei confronti del Santo Patrono, che significa anche la conferma della nostra testimonianza a favore dell'ambiente e del territorio".

In effetti il legame degli italiani con gli animali è molto forte: quattro italiani su dieci (43,3%) ospitano nella propria casa un animale con una netta prevalenza di cani (60,8%) e gatti (49,3%) ma ci sono anche pesci e tartarughe (8,7%), uccelli (5,4%) fino agli animali esotici (2,1%)  per una spesa superiore ai 2 miliardi solo l’alimentazione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurispes in occasione di S.Antonio Abate, il Patrono degli animali che si festeggia il 17 gennaio con benedizioni nelle parrocchie di campagne e di città che sono prese d’assalto da una variegata moltitudine di esemplari che popolano il territorio nazionale. Quest’anno per salvare la fattoria Italia arriva in Piazza San Pietro una vera e propria Arca di Noe’ con mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione dagli allevatori italiani che in migliaia da tutta la Penisola invadono la Capitale per iniziativa dell’Associazione italiana Allevatori (AIA) e della Coldiretti domani, martedì 17 gennaio 2017 dalle ore 9,30 in Piazza San Pietro a Roma.

“La sensibilità degli italiani per gli animali domestici – sottolinea Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - è un fatto che ha anche una certa rilevanza economica. Una recente indagine dice che tra chi possiede un animale un 35% contiene le spese sotto i 30 euro al mese, il 38,6% che si mantiene sotto la media dei 50 euro mensili ma c’è anche il 19% che spende fino a 100 euro mensili per cibare, tenere pulito o curare il proprio animale. Come aumentano le imprese agricole – conclude De Concilio – che, nell’ambito della diversificazione frutto della legge di orientamento, svolgono un importante funzione di pensione per cani e gatti”.

 

 

Fonte: Coldiretti Toscana

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