British 100 Film Festival al Cinema Odeon: gli appuntamenti

Il cinema Odeon

Il 2017 è l'anno del Centenario del British Institute di Firenze, prima istituzione culturale britannica ad operare fuori dal Regno Unito e insignita della Royal Charter nel 1923. Per celebrare questa importante ricorrenza, e per consolidare lo stretto rapporto instaurato con la città, il British Institute di Florence ha in programma numerose iniziative. Una di queste riguarda l’organizzazione, insieme al  Cinema Odeon, del BRITISH 100 FILM FESTIVAL: per tutto l'anno uno o due appuntamenti al mese dedicati al cinema e alla cultura inglese, tutti in versione originale e con sottotitoli in italiano.

“ll British Institute of Florence è sempre più vicino a Firenze e ai fiorentini - ha detto Julia Race, direttrice dell'istituto - Siamo orgogliosi di dare il via alle celebrazioni del Centenario con un festival che si terrà al Cinema Odeon, dove già nel lontano 1948 venne proiettato un film sui servizi segreti britannici che vide la presenza in sala di circa 700 spettatori".

Per il Cinema Odeon la partnership con il British Institute è cruciale ha detto Gloria Germani, direttrice della prestigiosa sala fiorentinaQuesto legame è diventato ancora più forte negli ultimi anni, da quando abbiamo deciso di programmare sempre e solo film in versione originale, quasi sempre in inglese, con sottotitoli. Una scelta strategica che si è rivelata vincente, soprattutto per il pubblico più giovane. Siamo sicuri che questo nuovo festival, dedicato al cinema, al teatro e alla cultura inglese sarà una nuova occasione di confronto e di crescita reciproca”. 

L'evento inaugurale: THE ENTERTAINER e l'anteprima nazionale di A UNITED KINGDOM

Il grande evento di apertura del festival sarà lungo ben tre giorni. Domani martedì 24 (ore 20.30) e mercoledì 25 (ore 17.30) gennaio, si aprirà con THE ENTERTAINER di John Osborne, messo in scena dalla Kenneth Branagh Company. Sullo sfondo del dopoguerra britannico, il classico moderno di Osborne evoca il glamour squallido delle antiche sale da musica per un esame impietoso ed esplosivo di maschere pubbliche e tormenti privati. Rob Ashford dirige Kenneth Branagh nei panni di Archie Rice nella produzione conclusiva degli spettacoli della stagione del Garrick Theatre di Londra. A recitare nei panni di Archie Rice, il protagonista, sarà proprio Kenneth Branagh, affiancato da alcuni dei più grandi attori inglesi di oggi: Phil Dunster nei panni di Graham, Gawn Grainger  in quelli di Billy Rice, Jonah Hauer-King in quelli di Frank Rice, Crispin Letts come Fratello Bill, Sophie McShera a interpretare Jean Rice e infine la nostra Greta Scacchi nei panni di Phoebe Rice. Ambientato in Gran Bretagna nel dopoguerra, il classico di John Osborne (celebre in Italia soprattutto per il suo capolavoro “Ricorda con rabbia”) evoca il glamour squallido del music-hall e racconta le vicende di Archie Rice, mediocre attore d’avanspettacolo che, nonostante tutto, continua ad anelare al successo. Dopo il fallimento dell’ennesimo spettacolo, Archie progetta così un nuovo numero e per l’occasione scrittura una ragazza molto giovane, promettendo di sposarla se il ricco padre di lei li finanzierà. Il progetto però non andrà a buon fine sfociando anzi in tragedia…

Giovedì 26 Gennaio (ore 21) l'evento inaugurale si concluderà con l'anteprima nazionale del film A UNITED KINGDOM, di Amma Asante, con Rosamund Pike e David Oyelowo. Il film, tratto da una storia vera, è ambientato nel 1947:Seretse Khama, erede al trono del Botswana, incontra in un bar di Londra l'impiegata bianca Ruth Williams e tra loro è amore a prima vista. Un amore travolgente e passionale, che in breve tempo spinge i due a convogliare a nozze. Ruth è affascinata dall’ostinata volontà di Seretse di lottare per un mondo più giusto e decide dal primo momento di sposare e condividere quella stessa visione. Entrambi percepiscono la necessità di un cambiamento: Seretse vede nuove opportunità per il suo popolo in seguito all’indebolimento del potere dell’Impero Britannico, Ruth intuisce la possibilità di una “vita più grande”, più importante nel movimento delle donne per l’indipendenza e per l’uguaglianza. Pur essendo il loro un amore autentico, la loro unione interraziale incontra l’opposizione non solo da parte delle famiglie, ma anche dei governi britannico e sudafricano. In Sudafrica era stata introdotta di recente la politica dell’apartheid e l’idea di una coppia interraziale – che per giunta coinvolge il futuro re del Botswana – è intollerabile. Il governo inglese si oppone con forza a questa unione in seguito alle minacce del Sudafrica di negare l’accesso alle risorse di uranio e di oro, e di invadere il Botswana. Seretse viene dunque costretto all’esilio dalla sua terra e alla separazione dalla sua amata Ruth, che si trova a portare avanti la gravidanza da sola in Botswana, osteggiata dagli abitanti del posto che la vedono come un pericolo per il loro paese. Nonostante le terribili pressioni dei governi, il legame tra Seretse e Ruth non vacilla mai, ma è linfa vitale per questa battaglia: una battaglia combattuta in nome dell’amore, dell’uguaglianza e dell’indipendenza di un intero paese! Il film sarà poi in programmazione al Cinema Odeon dal 9 al 13 Febbraio, nell'ambito del Black History Month Florence.

A febbraio: RICCARDO III

Lunedì 6 (ore 17.30 – 20.30) e martedì 7 febbraio (ore 20.30) RICCARDO III di William Shakespare. Dall'Almeida Theatre di Londra La produzione del direttore artistico Rupert Goold, vede protagonisti Ralph Fiennes, il pluripremiato attore britannico nonché interprete shakespeariano d'eccellenza, nel malvagio più famoso del Bardo, e Vanessa Redgrave nei panni della regina Margherita. Lo spettacolo è stato ripreso utilizzando numerose videocamere intorno al palcoscenico e all’intera platea, con John Wyver come produttore. Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nei primi anni Novanta del ‘500. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth nel 1485, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!». Per ottenere la corona, Riccardo (fratello di re Edoardo IV) è disposto a tutto. Descritto come uomo crudele, deforme, dotato di una mente perversa e di una sete di potere sfrenata, alla morte del re il tremendo personaggio di Shakespeare assume il ruolo di reggente, in attesa che il legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma per conservare il potere ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima… La tragedia, incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo, è uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi e ha dato vita alla “leggenda nera” che circonda la figura del sovrano inglese esasperando, molto probabilmente, la stessa realtà storica. Così nell’opera di Shakespeare Riccardo III diventa l’emblema stesso della malvagità, dell’egocentrismo e della brama di potere inducendo gli spettatori a confrontarsi con temi come l’immoralità, la violenza e la crudeltà.

Gli appuntamenti dei prossimi mesi

Ecco alcuni tra gli appuntamenti messi in programma per i prossimi mesi e ancora in fase di definizione. A marzo l'evento dedicato a TRAINSPOTTING 2, l'attesissimo sequel del film-cult di Danny Boyle, che sarà presentato in anteprima al Festival di Berlino: 20 anni dopo il primo film, Renton, Sick Boy, Begbie e Spud, interpretati rispettivamente da Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle e Ewen Bremner, tornano sul grande schermo in quello che dovrebbe essere l'adattamento del romanzo di Irvine Welsh "Porno"; il libro riprende i personaggi del fortunato predecessore Trainspotting nove anni dopo, tracciando le loro vite non più alle prese con i problemi legati all'eroina bensì con l'idea di realizzare un business legato alla pornografia. Ad Aprile IL SENSO DI UNA FINE, il film diretto da Ritesh Batra (autore del fortunato Lunchbox), adattamento dell'omonimo romanzo del grande scrittore britannico Julian Barnes, vincitore del Booker Prize: il film racconta di un uomo in pensione, Tony Webster (intepretato dal Premio Oscar Jim Broadbent), che riceve una lettera inaspettata da parte di un avvocato. La lettera porterà una svolta nella sua vita e si troverà costretto a fare i conti con il passato e con un presente privo di gratificazioni, incluso il suicidio del suo migliore amico d'infanzia. Nel cast anche Charlotte Rampling. A Maggio LA FINE DI UN IMPERO di Gurinder Chadha con Hugh Bonneville (già nella serie televisiva Downton Abbey), Gillian Anderson, Michael Gambon: mentre le decisioni politiche di Mountbatten, l'ultimo viceré dell'India, si ripercutono su centinaia di milioni di indiani, nel suo maestoso palazzo la storia d'amore tra due giovani, la musulmana Aalia e l'induista Jeet, sfida le convenzioni e il destino. Un racconto appassionante, in cui la grande Storia e le piccole storie si intrecciano con abilità e sensibilità, grazie al tocco femminile e ironico della regista di Sognando Beckam, che regala al film anche un'eleganza “british”, con ambientazioni, costumi e fotografia da grande film inglese.

Fonte: Cinema Odeon - Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina