Salta la variante al Regolamento urbanistico di Empoli: tempo perso e caos normativo

Il municipio di Empoli (foto gonews.it)

La variante al regolamento urbanistico del Comune di Empoli, il cui iter è iniziato nel novembre 2016, dovrà essere definitivamente riposta in un cassetto a causa di un "mero errore materiale". È quanto si legge nella 'Proposta del Consiglio Comunale N. 27', ossia nel documento con la quale si chiederà al consiglio comunale di adottare una nuova variante "ex novo": in sostanza 3 mesi di lavoro persi e tutto da rifare.

L'errore riguarderebbe il mancato inserimento del parametro del Rapporto di Occupazione del Sottosuolo (ROS) previsto dal Regolamento regionale 64/r, entrato in vigore nel 2015. In sostanza l'ufficio tecnico del Comune si sarebbe 'dimenticato' di inserire questo parametro nella variante al Regolamento Urbanistico. Un errore che è costato circa 3 mesi di lavoro e che impone l'annullamento della precedente proposta di variante. Insomma i costruttori prima di poter usufruire del nuovo Regolamento dovranno attendere i 60 giorni concessi per presentare le osservazioni.

Ed è paradossale il fatto che il documento non sarà modificato rispetto al precedente, così come messo nero su bianco dall'Ufficio tecnico: la nuova variante, infatti, prevede "solo l’introduzione di questo parametro (ROS, ndr) in ogni Scheda Norma, mantenendo inalterata la potenzialità edificatoria del sottosuolo consentita dall’attuale strumento urbanistico [...] l’intervento non contempla previsioni di nuove localizzazioni e non prevede alcuna modifica sulle quantità delle dotazioni territoriali di standards urbanistici, degli indici di edificabilità, degli usi ammessi e sui contenuti plano-volumetrici e tipologici degli interventi".

Il Comune avrebbe quindi ammesso un piccolo errore tecnico che ha condizionato l'intero iter approvativo. Ma se si visiona attentamente la documentazione ci sarebbe anche altro: in data 15 novembre 2016, il responsabile del procedimento dott. Pinarelli, avrebbe certificato "l’esenzione dalla effettuazione di nuove indagini geologico tecniche ai sensi degli articoli 3, comma 2 e 5 comma 2, del regolamento di cui all’articolo 62, comma 5, della L.R. n. 1/2005". La mancata presentazione di nuove indagini, secondo l'Ufficio tecnico, non era necessaria perché la variante non modificava il profilo del precedente Regolamento in vigore.

Ma nella nuova variante in avvio, presentata come identica alla precedente se non per l'inserimento del ROS, si legge che ai sensi del Regolamento Regionale 53/R (ossia il Regolamento di attuazione dell’articolo 62 sopra citato, ndr), "è stato effettuato il deposito alla Regione Toscana, Ufficio Genio Civile di Firenze, che ha iscritto il deposito nei registri di deposito in data 13 febbraio 2017, al n. 3348". Nella 'Relazione del Responsabile del Procedimento ai fini dell’adozione' si legge ancora che "Il Responsabile del procedimento, in data  10/02/2017,  ha effettuato il deposito, presso il Genio Civile, delle Schede con relativa certificazione della esenzione alla effettuazione di nuove indagini geologiche, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, D.P.G.R.  n. 53/R."

Insomma Pinarelli ha certificato che non serviva un'indagine geologica tecnica e non ha depositato al Genio civile la documentazione relativa, ma poi nel nuovo avvio di regolamento 'corretto' con il ROS, ha ritenuto di dover depositare tale la certificazione di esenzione. Anche in questo caso, quindi, sembra che Pinarelli abbia ammesso implicitamente un errore materiale. Non è chiaro se anche questo avrebbe potuto decretare l'annullamento del regolamento, ma sembra che la mancanza si sarebbe potuta risolvere a posteriori. Su di essa, però, pesa l'aggravante che non si trattava di una 'distrazione', ma di una scelta ponderata dal responsabile dell'Ufficio tecnico. A porre dei dubbi sulla mancata presentazione della certificazione di esenzione sia stata l'osservazione di un privato.

La documentazione relativa della nuova 'variante alla variante' non sarebbe stata depositata in quanto si attiene al precedente invio (della 'identica' variante di novembre) e questo avrebbe suscitato malumori tra le opposizioni. Al momento, però, sembra che non ci siano errori sostanziali nella procedura (al contrario di quanto precedentemente scritto).

Il 27 febbraio, quando si porterà la delibera in consiglio comunale, dovrebbe ripartire l'intero iter: per almeno 3 mesi, quindi, il Comune rimarrà con questo doppio regolamento in vigore, in quanto i costruttori dovranno aspettare l'approvazione definitiva del procedimento prima di potersi 'slegare' dal vecchio regolamento urbanistico. Insomma una serie di errori dell'Ufficio Tecnico hanno ritardato di qualche mese l'approvazione del Regolamento costringendo i costruttori a confrontarsi con le difficoltà di una doppia legge a cui attenersi.

Una considerazione finale: il responsabile del procedimento è Paolo Pinarelli, dipendente del Comune di Empoli dal febbraio 2016, quando ha sostituito l’architetto Marco Carletti come dirigente del settore Lavori Pubblici e Patrimonio oltre al Servizio Edilizia Privata e Condono, e Servizio Urbanistica. Pinarelli è stato coinvolto in un’inchiesta sull’urbanistica a Barberino di Mugello, Comune per il quale ha prestato servizio come responsabile del Settore Gestione Territorio dal 2001 al 2009. Anche in quel caso ci fu un errore tecnico e Pinarelli fu condannato in primo grado a 1 anno e due mesi per ‘falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici’ per una questione riguardante proprio il Regolamento urbanistico: nella variante contestata non era riportata nella cartografia una strada, che in realtà esisteva. Al di là dell'aspetto giudiziario, su cui deciderà la magistratura (in una nota del 25/02/2016 Pinarelli annunciò il ricorso in Appello trattandosi di condanna di primo grado), possiamo segnalare che il Dott. Pinarelli non sarebbe nuovo a errori di carattere tecnico. La condanna dello scorso anno, recitano le cronache dell'epoca, non ha pregiudicato il suo attuale incarico.

 

LA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Giovanni Mennillo

Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro
torna a inizio pagina