Auto giù dal ponte a Ripafratta: due morti. Si cerca una terza persona

Brutto incidente stradale a Ripafratta nella notte tra sabato 18 e domenica 19 marzo. Nella frazione del comune di San Giuliano Terme, all'altezza del ponte sul Serchio, un'auto ha abbattuto una parte della spalletta ed è finita in acqua. Al momento non si sa se all'interno dell'auto ci sono delle persone. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della sede centrale di Pisa e anche i sommozzatori da Livorno, oltre a una autogru e a un nucleo specializzato per soccorso in fiume.

L'allarme

L'allarme è scattato in località Ripafratta, frazione del comune di San Giuliano Terme, quando la pattuglia della polizia municipale ha notato parte del ponte sul fiume Serchio abbattuto e ha scorto la macchina, una Volkswagen Passat, cappottata in acqua. All'interno i soccorritori temono vi siano tre corpi privi di vita.

Tre vittime, ancora da accertare

Sarebbero almeno tre i corpi dentro l'auto precipitata nel fiume Serchio la scorsa notte a San Giuliano Terme. E' quanto si apprende dal personale che sta operando sul posto per recuperare il veicolo. I tre dovrebbero essere di nazionalità rumena e nel luogo dell'incidente sono arrivati anche amici e parenti che hanno denunciato la scomparsa da ieri sera di tre uomini. Sul posto anche il sindaco di San Giuliano Sergio Di Maio per seguire le operazioni di soccorso.

Forse una quarta vittima

Sono già stati estratti due dei tre corpi individuati all'interno dell'abitacolo dell'auto precipitata nel fiume Serchio, una Volkswagen Passat, dopo avere sfondato il parapetto di un ponte a Ripafratta nel Pisano. Le vittime sono tre rumeni, tra loro parenti tra loro. I loro familiari avevano segnalato ai carabinieri il loro mancato ritorno a casa. Non sono ancora chiare invece le cause dell'incidente. Secondo quanto si è appreso potrebbe esserci un quarto rumeno disperso perché i parenti delle tre persone decedute hanno spiegato ai soccorritori che le vittime potrebbero essere andate a prendere un altro amico. Le informazioni sono ancora frammentarie e le operazioni di recupero dei cadaveri e del veicolo sono ancora in corso.

Recupero difficoltoso

Il recupero dell'auto precipitata la notte scorsa nel fiume Serchio risulta particolarmente difficoltoso anche perché, secondo i soccorritori, il ponte non è in grado di sostenere il peso di un'autogru. Si sta procedendo quindi con l'uso dei verricelli e di alcuni 'palloni' per riportare la macchina in linea di galleggiamento. Finora sono stati estratti due corpi mentre non si trova la terza vittima, il cui cadavere potrebbe essere intrappolato sotto il veicolo o trascinato a distanza dalla corrente. Sono infatti in corso anche alcune perlustrazioni sul fiume alla ricerca del corpo mancante, mentre non di trovano conferme ufficiali alla voce che si era diffusa attraverso i familiari delle vittime della presenza a bordo di una quarta persona, un amico dei tre rumeni deceduti nell'incidente. Allo stato quindi per i soccorritori vi è solo la certezza che le persone coinvolte siano solo i tre, parenti tra loro, dei quali i familiari avevano denunciato il mancato ritorno a casa ieri sera e che viaggiavano sulle Volkswagen Passat precipitata nel fiume dopo avere sfondato il parapetto del ponte sotto il quale stamani è stata avvistata l'auto da una pattuglia della polizia municipale che si è accorta del muro abbattuto.

Recuperata l'auto

L'auto è stata recuperata ma non c'è traccia della terza persona, lo rendono noto i vigili del fuoco. Al momento non c'è certezza circa la o le persone coinvolte e mancanti all'appello.

Terzo uomo portato via dalla corrente

Sono due le vittime accertate nell'incidente stradale avvenuto la notte scorsa a Ripafratta, nel Pisano, dove un'auto ha sfondato il parapetto di un ponte precipitando nel fiume Serchio, mentre un terzo uomo risulta ufficialmente disperso visto che il corpo non è stato trovato né nell'abitacolo dell'auto né sotto di essa quando i vigili del fuoco nel pomeriggio sono riusciti a riportarla in superficie. Non è escluso che la corrente del fiume possa averlo trascinato via. I due cadaveri ripescati, stando a quanto si è appreso, presentavano gravi lesioni riconducibili all'impatto con il parapetto: uno dei due morti è stato ritrovato sul sedile posteriore dell'auto, l'altro al posto di guida con le cinture indossate. Il veicolo aveva i vetri sfondati. La Volkswagen Passat coinvolta nell'incidente risulta intestata a una quarta persona e secondo i carabinieri viaggiava a velocità sostenuta, a poche decine di metri da dove abitavano i tre, quando ha abbattuto la barriera del ponte in ferro e pioli di cemento armato. Secondo una prima ricostruzione, una delle due vittime ritrovate ha perso il controllo subito dopo una curva e ha travolto il parapetto senza accennare una frenata compiendo un salto di più di 35 metri prima di precipitare nel fiume che in quel punto raggiunge una profondità di pochi metri. Sulla dinamica dell'incidente indagano i vigili urbani con il supporto dei carabinieri. I due morti sono due rumeni amici tra loro, mentre il disperso è cugino di una delle vittime. Tutti hanno lavori saltuari e precedenti specifici per reati predatori, anche se all'interno del veicolo non sono state trovate tracce riconducibili a reati commessi nelle ore precedenti all'incidente.

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