Cristina Scaletti (LFV): "Regolamento Unesco, tutela dell’identità a corrente alternata"

Cristina Scaletti

"L'assessore Del Re cita la sentenza del Consiglio di Stato sul Mercato di San Lorenzo per avvalorare l'azione della giunta nel trasferimento del mercato antiquario da piazza dei Ciompi a Piazza Annigoni. Insomma – prosegue la capogruppo de La Firenze Viva Cristina Scaletti – da una parte si licenzia una modifica del Regolamento Unesco dove si specificano vie, piazze e categorie merceologiche da tutelare perché identitarie e dall'altra di ritiene non lesivo dell'identità fiorentino spostare un mercato antiquario storico. Con lo stesso principio la giunta potrebbe spostare gli orafi di ponte Vecchio in largo Annigoni. Una follia. Ebbene il Piano di Gestione Unesco prevede la tutela e la valorizzazione del “commercio e l'artigianato locale, incentivando questa tradizione secolare e facendo sì che venga praticata e perpetuata nel tempo (…)".

"Il nuovo Eccezionale Valore Universale del Centro Storico di Firenze, confermato ed approvato da UNESCO lo scorso 2014, sottolinea non solo il valore materiale del sito, fatto da monumenti, ma anche l'aspetto immateriale, caratterizzato dalle tradizioni, usi e costumi, nel caso particolare di Firenze, dalla tradizione artigiana (…)".

"Un ulteriore rischio per il Centro Storico è l’abbandono delle attività commerciali di qualità e artigianali (…). Questa tematica, affrontata anche dal nuovo Regolamento Urbanistico del 2015, è profondamente legata alla criticità dell’evoluzione del Centro Storico fiorentino, nel quale la compresenza di abitanti e turisti appare conflittuale in termini di perdita della tipicità a favore dell’omologazione(…)".

Una strana schizofrenia politica: da una parte il Regolamento Unesco, dall’altra l'atteggiamento verso il mercato antiquario. Ma non siamo stupiti. L'unica cosa che ci domandiamo – conclude Cristina Scaletti – è se, come previsto dal Piano di Gestione Unesco e alla luce dei rischi evidenziati dai vari monitoraggi sul sito, il Comune di Firenze abbia segnalato all'Unesco la deliberata decisione di spostare il mercato antiquario dalla sua sede storica".

Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze

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