L'Empoli presenta il progetto del nuovo stadio Castellani. Il sindaco Barnini: "Rivoluzione Azzurra"

La presentazione del progetto del nuovo stadio Carlo Castellani col presidente dell'Empoli F.C. Fabrizio Corsi, l'amministratore delegato Ghelfi e il sindaco di Empoli, Brenda Barnini (Foto gonews.it)

La 'Rivoluzione Azzurra' passa dal nuovo stadio Carlo Castellani. E' stato presentato oggi, venerdì 28 aprile, nella sala stampa Antonio Bassi il progetto dell'Empoli Calcio sulla ristrutturazione dell'impianto sportivo dove gli azzurri giocano le proprie partite. Erano presenti il presidente Fabrizio Corsi, l'amministratore delegato Francesco Ghelfi e il sindaco di Empoli, Brenda Barnini.

"Lo dico da empolese, vogliamo costruire uno stadio che dia una bella immagina della città - ha detto il presidente Fabrizio Corsi - Una struttura all'avanguardia che spero sia portata a termine. L'Empoli negli ultimi 21 anni ha fatto 11 stagioni in Serie A". Un polo attrattivo per la città e operativo 7 giorni su 7: "Dalla presentazione del progetto - prosegue Corsi - l'amministrazione comunale avrà 90 giorni per fare le sue osservazioni e riflessioni. Il problema degli stadi è un problema di livello nazionale e anche il Governo ci ha messo le mani. Se tutto andrà bene Empoli rischia di essere tra i primi cinque stadi ristrutturati in Italia con le caratteristiche dei moderni impianti europei".

Ventimila posti a sedere, seimila in più di quelli attuali, e una copertura all'avanguardia a nido d'ape. Così dovrebbe apparire il nuovo Castellani al termine dei lavori. Dopo due anni dalla prima conferenza il progetto ha visto alcuni cambiamenti. Il tutto è avvenuto in corso d'opera, come ha sottolineato l'ad Ghelfi: "L'appetito ci è venuto mangiando, come si dice. L'attuale tribuna e le due curve nel nuovo progetto saranno completamente demolite e avvicinate al terreno di gioco. Anche il campo sarà nuovo e sarà più vicino all'attuale Maratona".

Rimane invece nel progetto l'introduzione degli esercizi commerciali a sostegno dell'impianto. Non dovrebbero andarsene invece le attività che già ci sono, come gli uffici e la palestra dentro la Maratona: "Noi non vogliamo mandare via nessuno - prosegue Ghelfi - e nemmeno far rimanere le società in condizioni peggiori di quelle attuali. Ciò che è certo è che per far partire i lavori dovrà nascere una società che poi farà da gestore unico al nuovo impianto". Il costo dell'intero progetto si aggira sui 25 milioni di euro.

Prima dell'inizio dei lavori ci sarà da attendere questo iter che vedrà la valutazione del progetto da parte dei tecnici su tutti gli aspetti del caso. Durante questo periodo l'amministrazione coinvolgerà anche tutti i soggetti che saranno interessati. Dai cittadini, ai commercianti fino alle imprese. Il sindaco Barnini ha anche sottolineato che il mercato settimanale non si sposterà dall'area sportiva di Serravalle. Se i tempi saranno rapidi la prima pietra potrebbe essere posizionata già tra novembre 2017 e febbraio 2018. Poi serviranno due anni di lavori per portare l'opera a compimento.

Un progetto empolese come l'ha definito Fabrizio Corsi. "La nostra non è una proposta a carattere economica, ma principalmente sportiva. Siamo empolesi e vogliamo fare una cosa da empolesi - ha spiegato il presidente - Il nostro primo problema è stato quello di dare una nuova casa all'atletica e così abbiamo fatto. Siamo molto orgogliosi della nostra cultura e del nostro modo di essere".

Il nuovo impianto per l'atletica che sorgerà nella zona scolastica di viale Sanzio, a Santa Maria: "Empoli è una città che promuove lo sport a 360 gradi - spiega il sindaco Barnini - La pista d'atletica non era un problema del sindaco, ma un bisogno della città. Sono molto felice di aver sfogliato nella proposta dell'Empoli, oltre al progetto dello stadio, anche il nuovo impianto per l'atletica".

"Il nuovo stadio può dare a Empoli una visione più europea - prosegue il sindaco - Ci sono molte città più grandi di noi, ma alle quali possiamo ispirarci. Spesso in quelle città ci sono stadi moderni, dove si possano ritrovare famiglie e bambini con le persone che lo raggiungono a piedi o in bibicletta. Un luogo per socializzare e per valorizzare quello che in Italia è uno sport nazionale. Se a Firenze si era parlato di Rinascimento Viola, qua a Empoli si può dire che è in atto la Rivoluzione Azzurra".

Giorgio Galimberti

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