Ticket sanitari, il Partito Comunista: "Crescente difficoltà della popolazione ad accedere ai servizi"

Come da più parti denunciato, il carattere universalistico del Servizio Sanitario Nazionale ed il diritto alla salute dei cittadini sono da tempo messi in discussione.

I dati a disposizione evidenziano le crescenti difficoltà di tanta parte della popolazione ad accedere ai servizi ed alle prestazioni necessarie a garantire la tutela della loro salute.

Tali difficoltà attengono soprattutto alla richiesta rivolta ai cittadini di compartecipare alla spesa sanitaria attraverso il pagamento di ticket sempre più costosi che, per molti, sono addirittura insostenibili. Le forme di esenzione adottate ai diversi livelli, quando presenti, si sono rivelate del tutto insufficienti.

Sempre più persone, proprio perché impossibilitate a farvi fronte (si parla addirittura di undici milioni) rinunciano a curarsi, ponendo una pesante ipoteca sulla loro salute, sul loro futuro e, un domani, sull’intera comunità, che sarà chiamata a misurarsi con i costi sociali che ne saranno la conseguenza.

Occorre cambiare politica: i principi di universalità, equità, solidarietà, ai quali formalmente si ispira il nostro sistema di protezione sociale, devono essere attuati.

Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere finanziato attraverso la fiscalità generale progressiva; i cittadini non devono essere chiamati a pagare due volte.

Il diritto alla cura non deve essere messo in discussione, i ticket sanitari vanno aboliti!

I fondi a cui attingere ci sono: quaranta miliardi elargiti in questi ultimi tre anni alle imprese ed a sostegno del fallimentare Jobs Act; ottanta milioni di euro al giorno per le spese militari; venti miliardi di euro stanziati a favore del sistema bancario…e l’elenco potrebbe continuare. Enormi risorse si possono trovare, intervenendo davvero su evasione ed elusione fiscale, sul lavoro nero, sugli sprechi, il malaffare, ecc.

Il Partito Comunista Italiano ha iniziato da poche settimane una campagna nazionale per l’abolizione dei ticket sanitari ed il rilancio della Sanità Pubblica, con una petizione popolare e la diffusione di materiale informativo. Nelle ultime settimane la Sezione Empolese Valdelsa del PCI ha installato banchini di raccolta firme nelle vie e nelle piazze di Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi e Certaldo. Per il Primo Maggio siamo sfilati con le nostre bandiere nei cortei di Empoli e Fucecchio. A Empoli abbiamo raccolto le firme per la petizione a conclusione del corteo.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato prossimo, 6 maggio, al mercato di Montelupo Fiorentino, dove installeremo un banchino alle 9.30, raccogliendo firme per tutta la mattinata.

La campagna continuerà con iniziative analoghe anche negli altri Comuni del Circondario.

Fonte: Partito Comunista Empolese - Ufficio Stampa

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