Il sindaco Samuele Bertinelli, appena appreso, nei giorni scorsi, l’esito del bando prefettizio che vedrebbe in graduatoria, seppur agli ultimi posti, la proposta di una impresa SRL di accogliere profughi e richiedenti asilo all’interno dei locali della ex questura, ha immediatamente espresso al Prefetto di Pistoia la propria radicale contrarietà rispetto a tale ipotesi: si tratta infatti di una opzione dannosa e del tutto irragionevole, non soltanto in ragione del luogo scelto, inidoneo ad ospitare un simile servizio, ma anche per il numero troppo alto di persone che lì potrebbero essere accolte e per il fatto che ad avanzare la proposta non sia un soggetto professionalmente attrezzato alla gestione dell’accoglienza; peraltro, tale collocazione risulterebbe del tutto contraddittoria con il lavoro importante e positivo sin qui svolto dalla Prefettura e dall’intero territorio, ispirato a criteri di equilibrio e sostenibilità sociale.
Il modello pistoiese di accoglienza, infatti, si è dimostrato fin qui virtuoso, perché si è fondato e deve continuare a basarsi sull’ospitalità in comunità con numeri relativamente contenuti di persone, gestite da personale qualificato, nelle quali i migranti ricevono assistenza, vengono identificati e trattenuti o in vista dell´espulsione oppure, nel caso di richiedenti protezione internazionale, per effettuare le procedure di accertamento dei relativi requisiti. Non casualmente, inoltre, già da due anni, il Comune ha stipulato convenzioni con i soggetti che gestiscono l’accoglienza sul territorio, al fine di formare e poi impiegare in forma volontaria i migranti in attività di cura dei beni comuni.
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa
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