Rossi nei fiumi del Senese: "Sicurezza come frutto di un lavoro costante"

Quarta tappa nella serie di sopralluoghi del presidente Enrico Rossi alle opere per la mitigazione del rischio idraulico in Toscana. Dopo l'Arno a Firenze, Pisa e Livorno, l'Ombrone a Prato e Pistoia, è stata la volta dei corsi d'acqua nella provincia di Siena.
Con il presidente Rossi, l'assessore all'ambiente Federica Fratoni, i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica Toscana Sud e Medio Valdarno e delle istituzioni interessate dagli interventi.

"La riforma che abbiamo messo in campo dei consorzi di bonifica e del Genio civile – ha detto Rossi – più i finanziamenti che abbiamo inserito nella programmazione annuale, anche nel senese stanno dimostrando la loro efficacia. Tutti gli anni ci siamo ripromessi di intervenire con 50 milioni di investimenti regionali, altri fondi dai 30 ai 40 milioni arrivano dal governo centrale, con l'augurio che continuino ad arrivare anche nei prossimi anni, poi ci sono i tributi di bonifica estesi a tutti. L'interconnessione di questa programmazione dei lavori fra Regione e Consorzi sta producendo risultati davvero importanti".

"Qui, nel tratto senese dell'Ombrone grossetano, sull'Arbia e anche su torrenti minori, c'è in piedi un intervento da 6 milioni e mezzo che si concluderà l'anno prossimo", ha continuato il presidente Rossi. "Altri lavori si chiuderanno entro quest'anno e dopo questi interventi la sicurezza complessiva sarà ben diversa rispetto al passato. Teniamo moltissimo anche alla manutenzione, un tema su cui non si può scherzare, perché gli argini vanno tenuti puliti e su questo siamo fortemente impegnati in tutta la Toscana. Porto ad esempio l'Albinia, in provincia di Grosseto: anche lì abbiamo fatto investimenti enormi e i risultati sono di ottimo livello. Replicherò questi appuntamenti ogni anno. Con il lavoro continuo possiamo dare alla Toscana e ai suoi cittadini un livello di sicurezza maggiore. E fra ci nque, sei, dieci anni, la situazione sarà sicuramente diversa".

"I sopralluoghi che il presidente Rossi ha deciso di compiere su tutto il territorio toscano sono indice dell'attenzione e dell' impegno che la Regione sta mettendo per la politica di difesa del suolo, che in queste zone, in particolare, riveste grande importanza", ha aggiunto l'assessore Fratoni. "Gli interventi in corso sono il risultato di una collaborazione istituzionale e di un riassetto profondo delle competenze, nonché di un nuovo impulso che la Regione è riuscita a mettere in campo, sia come titolare delle funzioni, sia come promotrice, in base alla legge 35, dell' attivazione di interventi presso le Province. A completare il quadro, la riorganizzazione dei consorzi di bonifica, enti passati oggi a sei, molto piu strutturati e dotati di risorse. Un grande lavoro di squadra, quindi, per un obbiettivo comune che è la manutenzio ne e la messa in sicurezza del territorio".

"Siamo molto soddisfatti di questa nuova tappa che il presidente Rossi ha voluto fare per vedere all'opera i Consorzi di Bonifica della Toscana – ha detto il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino – in modo da toccare con mano l'importanza dei lavori che i nostri enti, altamente operativi, stanno portando avanti per la sicurezza del territorio. Negli ultimi anni, i Consorzi di Bonifica sono stati protagonisti, in Toscana, di una profonda riforma che ne ha snellito, migliorato e razionalizzato il funzionamento, con risultati che oggi sono tangibili".

"In provincia di Siena, grazie anche al riassetto dei Consorzi di Bonifica – ha spiegato il direttore del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Fabio Zappalorti – ha preso il via una lunga serie di interventi su fiumi e corsi d'acqua. Lavori molto importanti per mettere in sicurezza il territorio. La bonifica non riguarda infatti solo i grandi fiumi ma è essenziale anche e soprattutto in torrenti e rii, spesso altrettanto protagonisti di allagamenti e danni".

"Nel senese, come già da tempo nel grossetano – ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Fabio Bellacchi – il Consorzio sta lavorando alla pulizia e alla manutenzione degli argini, oltre che al controllo e al ripristino di tutte le opere che servono a tenere in buona salute fiumi e torrenti. Si tratta di un lavoro spesso invisibile, ma i cui effetti hanno un impatto diretto e concreto sulla sicurezza del territorio. Per il nostro Consorzio, quello senese è un territorio nuovo e questi importanti lavori fanno capire a cosa serve il tributo di bonifica che a diversi cittadini è arrivato quest'anno per la prima volta. Siamo quindi molto felici che il presidente Rossi sia venuto a vedere e toccare con mano come stiamo operando, insieme agli altri enti attivi nel settore".

Il nuovo sopralluogo del presidente della Regione Enrico Rossi alle opere per la mitigazione del rischio idraulico in Toscana (dopo Firenze, Pisa, Livorno, Prato e Pistoia) ha riguardato oggi i corsi d'acqua nella provincia di Siena. Ecco l'elenco dei luoghi e degli interventi visitati:

Interventi nel comune di Buonconvento

  • Dopo gli eventi alluvionali degli ultimi anni fra cui quello della fine agosto 2015, la rt con la provincia di Siena grazie alla legge 35 ha attuato il primo stralcio per la mitigazione del rischio idraulico dell'abito da abbonarsi a un secondo lotto la cui gara verrà completata entro la fine dell'anno per un costo complessivo di 1 milione e 600mila euro.
  • Nella stessa zona il consorzio sta realizzando interventi di manutenzione ordinaria dell'Ombrone che consistono nella regolarizzazione delle sezioni di deflusso dell'alveo attivo del fiume che in numerosi punti risultava del tutto compromessa da rinterri e smottamenti di sponda che ne limitavano la portata. Si tratta di lavori realizzati completamente dal personale del Consorzio Bonifica Toscana Sud, in amministrazione diretta, svolti in due fasi principali: la riapertura delle luci del ponte ferroviario in località Il Guado, poco a valle dell'abitato di Buonconvento, e quindi la completa riprofilatura d'alveo del fiume Ombrone nel tratto in cui il fiume compie il periplo del paese.
  • Quindi il ponte Bailey (costo 1 milione 350mila euro stanziati dalla Regione) realizzato in seguito al dissesto del ponte sul fiume Paglia subito nell'ottobre del 2014 e la conseguente chiusura al traffico della strada regionale, a monte e a valle del ponte. Dopo la comunicazione da parte della Provincia di Siena di realizzare un bypass stradale, nelle prossimità del ponte danneggiato, tramite un ponte provvisorio tipo Bailey, i lavori si sono conclusi a fine aprile 2017. A seguito dell'acquisizione delle competenze da parte della Regione in materia di progettazione e esecuzione degli interventi sulle strade regionali, nel corso del 2016 la Provincia di Siena ha redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l'intervento di realizzazione del nuovo viadotto sul Paglia, di cui al momento sono al vaglio alcune possibili soluzioni.

Interventi di mitigazione del rischio idraulico degli abitati di Taverne d'Arbia e Arbia

  • Si tratta della realizzazione di una cassa di laminazione in linea sul Borro del Casini, nei pressi del centro abitato di Taverne d'Arbia, e da un sistema di arginature di contenimento dei livelli di piena duecentennali del Torrente Arbia che rigurgita nel Borro del Casino. Il sistema di opere è pensato per completare la protezione dalle piene duecentennali iniziata con la realizzazione dell'arginatura in destra idraulica sul Torrente Arbia realizzata nella stessa zona dalla Provincia di Siena. La cassa in linea ha lo scopo di contenere le portate di piena duecentennali del Borro del Casini e rilascia solamente la portata che è in grado di essere smaltita dagli attraversamenti posti subito a valle della cassa, evitando quindi l'allagamento diretto della viabilità e l'allagamento indiretto del centro abitato posto a quota sfavorevole rispetto al livello del piano strada. Il costo complessivo delle opere ammonta a 1 milione e 250mila euro.
  • E' inoltre in corso di finanziamento il completamento dell'arginatura in destra idraulica del Torrente Arbia di cui è in fase di realizzazione il primo lotto, ad opera della Provincia di Siena. Il finanziamento nell'ambito del Bando portato avanti dal Comune di Siena ammonta a 600mila euro ed è stato regolamentato in via generica attraverso una Convenzione stipulata dalla Regione Toscana e dal Comune di Siena. A tale convenzione dovrà seguire un ulteriore documento per regolamentare il passaggio del finanziamento dal Comune alla Regione. Nella Convenzione la Regione Toscana si impegna a completare l'arginatura destra sul Torrente Arbia sia a monte che a valle. Di queste opere risulta già presente un progetto definitivo redatto dalla Provincia di Siena, approvato in conferenza dei servizi. Nell'ambito di questo finanziamento sarà redatto il progetto esecutivo del secondo lotto.

Lavori di manutenzione ordinaria del torrente Arbia

  • Gli interventi realizzati a Ponte d'Arbia consistono in due perizie, una tesa al miglioramento del deflusso a valle delle piene del fiume, regolarizzando le sezioni di deflusso dell'alveo fino alla confluenza con il torrente Sorra, luogo che in passato ha creato numerosi problemi a causa dei rinterri ed occlusioni presenti lungo le sponde dei corsi d'acqua.
  • L'altra perizia consiste in un consolidamento spondale in realizzazione subito a monte del ponte sulla Strada regionale Cassia, con massi ciclopici messi in opera dagli operai coordinati dai tecnici del Consorzio Bonifica Toscana sud, opera che andrà a difendere la sponda destra del corso d'acqua proprio nelle adiacenze dell'abitato di Ponte d'Arbia.
  • Ci sono poi i lavori realizzati in stretta collaborazione con l'Ufficio Tecnico del Comune di Siena e l'Ufficio del Genio Civile, a completamento delle opere in esecuzione da parte di quest'ultimo, nella zona a valle del ponte ferroviario della linea Siena Asciano, consistenti in taglio di manutenzione delle essenze presenti in alveo, riprofilatura dell'alveo del fiume Arbia per circa 1 chilometro a valle del ponte stesso e la manutenzione di due collettori fondamentali per l'equilibrio e sicurezza idraulica del centro abitato.
  • Si tratta di lavori realizzati come tanti altri nella zona, in amministrazione diretta con fondi provenienti dal bilancio consortile (tributo). Importo complessivo 85 mila euro.

Cassa di espansione di Santa Giulia (Monteriggioni)

  • L'intervento costituisce una delle opere previste dall'Autorità di bacino attraverso il "Piano di Bacino Riduzione Rischio Idraulico" per la messa in sicurezza idraulica del fiume Elsa e la laminazione delle piene del fiume Arno. La cassa di espansione occupa una superficie di circa 61 ettari in destra idraulica del fiume Elsa nel comune di Monteriggioni. Gli argini si estendono complessivamente per circa 3 km per un volume di terreno complessivo di circa 130.000 mc ricavato da compensi e modellazioni locali. La capacità d'invaso per l'evento duecentennale è di circa 950.000 mc, e riduce la portata massima in alveo di circa 60 mc/s da 320 mc/s a 260 mc/s, adducendo benefici, oltre che nelle aree limitrofe, anche nel tratto di valle tra Poggibonsi e Certaldo. L'opera costituisce il primo lotto (per 1 milione e 670mila euro) e principale di una cassa di laminazione più ampia con un secondo modulo verso valle e un terzo modulo realizzabile attraverso il sovralzo delle arginature. L'importo totale dell'opera è di 3 milioni e 300mila euro di cui 213mila euro della Provincia di Siena. La fine dei lavori è prevista per aprile 2018.

Lavori sul fiume Elsa e i principali affluenti (Certaldo/ Poggibonsi)

  • Si tratta di lavori finanziati dalla Regione per 350mila euro e attuati dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno. Avviati il 28 agosto del 2014 sono terminati a maggio. E' stato realizzato il ringrosso per 2,5 chilometri dell'arginatura esistente con terre provenienti da lavori di manutenzione fluviale o da altre opere di pubblica utilità. Cantieri anche tra Poggibonsi e Certaldo compresa l'area empolese dove si trova la confluenza dell'Elsa in Arno. Infine, è stato costruito un muro di sponda di 100 metri nei pressi di Via Lama e la manutenzione e l'adeguamento dei manufatti di scolo delle acque presenti.

 

Fonte: Regione Toscana

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