Ballottaggi, Pinotti a Empoli: "Ripartire dai progetti per i cittadini"

(foto gonews.it)

Il primo dei grandi ospiti della Festa de L'Unità di Empoli è il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Un giorno complicato per il Pd, chiamato a riflettere sulla rinascita del centrodestra dopo i ballottaggi delle amministrative. Tanto più per Pinotti, genovese, che ha visto la sua roccaforte di casa perdere. Al dibattito, moderato da Alessandro Lippi, era presente anche Dario Parrini, segretario regionale Pd e deputato.

Ecco l'intervento del ministro Pinotti

“Oggi è una giornata per me triste, perdere una città come Genova con una storia democratica e di sinistra è un dolore. L'elettorato oggi è molto mobile, punisce anche in base a scelte amministrative non considerate positive. A Genova è stato così. Ogni voto e ogni città hanno storia a sé”.

“Non credo sia utile di fare l'analisi del voto, ma ho un'idea su come ripartire: parlando con i cittadini dei progetti che abbiamo per loro. La discussione sulla sconfitta elettorale non dobbiamo farla su quale sia la formula da adottare, o i tavoli con il centrosinistra allargato: dobbiamo invece partire da un progetto inclusivo, dobbiamo allargare il campo. Il modo più giusto è farlo partendo dai valori di riferimento e dall'aggregazione. Il Pd ha vinto quando ha parlato con i cittadini e ha iniziato a risolvere problemi. Ogni volta è come se non abbiamo chiuso il congresso e riapriamo le discussioni: questo è difficile da sostenere. Il centrodestra è molto diviso ma in questa campagna elettorale, in modo falsissimo, si è mostrato compatto. Nel nostro caso, con una dinamica distruttiva all'interno, anche l'elettore più appassionato inizia a non capirci più niente”.

“La scadenza elettorale del 2018 è l'orizzonte temporale del Pd. Ovviamente tutto dipenderà dalle dinamiche parlamentari ma dal punto di vista del Partito Democratico non ci sono problemi: il Governo deve ancora fare delle cose per il Paese. In politica il vuoto viene riempito sempre ed è stato dato per scontato che il centrodestra non esistesse più o non fosse più un problema. Invece lo è come lo è il M5S. Abbiamo messo troppa poca attenzione sulle debolezze del centrodestra, come le posizioni antitetiche di Berlusconi e Salvini sull'Europa, il primo nel Ppe, il secondo antieuropeista. Se da oggi alla data delle elezioni il Pd costruisce un progetto europeista di alleanza con i cittadini, penso abbiamo una strada grande davanti”.

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