Comunione e Liberazione perde Don Paolo Bargigia, sacerdote di riferimento per il movimento in Toscana. Legato a doppio filo con l'ex premier Matteo Renzi, perché fu suo insegnante al liceo 'Dante', rientrato in Italia da poco tempo. Fu ordinato sacerdote da monsignor Silvano Piovanelli nel 1985 e per 32 anni è stato guida di molti fedeli fino alla scomparsa di ieri, a 58 anni. Da tre anni circa Bargigia combatteva contro la Sla. Nella sua amata Casellina di Scandicci si celebreranno i funerali domani, sabato 26 agosto alle 15, nella chiesa del Gesù Buon Pastore, la stessa dove sono stati celebrati i funerali di Niccolò Ciatti, giovane pestato a morte in una discoteca a Lloret de Mar.
Ecco il messaggio riportato da uno dei sacerdoti più vicini a lui, Don Giovanni Paccosi: "Il nostro caro don Paolo Bargigia, dopo una gravissima crisi respiratoria, oggi, verso le 4:00 del mattino, è andato in coma e poi, senza riprendere conoscenza nella mattinata, ci ha lasciati ed è andato con Gesù. Non ha mai vissuto il suo sacerdozio e la sua missione più intensamente che in questi tre anni di malattia, in cui, senza mai lamentarsi, si è unito a Gesù in croce. Diceva che questa malattia era la sua vocazione nella vocazione: di fatto la sua testimonianza ha fatto risplendere la presenza amorosa di Gesù tra noi e tra tutti. La Messa di esequie, presieduta dal Cardinale Arcivescovo, sarà celebrata sabato 26 agosto alle 15:00 nella chiesa di Gesù Buon Pastore a Casellina (Scandicci). Oggi, giovedì 24 agosto reciteremo un rosario di suffragio alle 21:30 sempre a Casellina".
Di seguito la lettera di don Julian Carron, a nome di Comunione e Liberazione.
Ed ecco una dichiarazione della vice presidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi in merito alla scomparsa di Don Paolo Bargigia
"Voglio esprimere il mio più sincero cordoglio per la scomparsa di Don Paolo e il mio profondo dispiacere per la sofferenza che ha vissuto.
Don Paolo si è fatto conoscere a noi fiorentini da giovane sacerdote quando è giunto alla Parrocchia S.Pio X. Si è fatto apprezzare nella sua missione sacerdotale, impegnandosi nella formazione dei giovani e nel ricercare modalità innovative per far crescere e vivere il Vangelo alle nuove generazioni.
Un uomo profondo, un sacerdote determinato a rinnovare e rinnovarsi.
Don Paolo rimarrà nelle nostre menti per averci aiutato a crescere i nostri figli, i miei figli, in parrocchia e nel suo ruolo di professore di religione al liceo. Ha dato a tutti noi una testimonianza forte di vita cristiana che rimarrà da esempio e che ci accompagnerà per sempre.
Ha fatto il suo dovere di uomo e di sacerdote e per questo rimarrà per sempre nei nostri ricordi e nelle nostre anime".
