"Già che c'ero": Ulivieri risponde ai commenti dopo il dito medio alla Trump Tower

Renzo Ulivieri

Mister Renzo Ulivieri non si smentisce mai: con un lungo post su Facebook, che qui trovate integralmente, ha precisato tutti i dettagli della foto da molti giudicata scandalosa del dito medio rivolto verso la Trump Tower, simboli del nuovo corso americano dopo le elezioni presidenziali dello scorso anno. Ecco come Ulivieri si è difeso dalle polemiche.

"Già che c'ero". Il mio giudizio su Trump,sul suo pensiero o non pensiero credo non abbia bisogno di essere spiegato. La foto con il dito medio verso la scritta di Trump, nulla di che e nemmeno tanto originale.

Alla sera ero con due amici,guardavo la foto che mi ritraeva in pantaloni corti e maglietta rosa e pensavo al titolo. Mi venne: "Già che c'ero". Cominciai a ridere e non so perché mi passò davanti agli occhi la scena del film Amici miei nella quale i viaggiatori affacciati ai finestrini del treno venivano presi a schiaffi da quelli che erano sulla pensilina. Con il "già che c'ero" quella foto andava pubblicata (fra l'altro un mio amico mi ha chiamato per dirmi che ha trovato il titolo per un suo film).

Qualcuno ha parlato di autorete, direi di no, perché l'autorete è un fatto involontario.

Il seguito secondo logica: i miei amici a ridere, altri incazzati. Tra quelli incazzati diversi anche in forma simpatica, specie quelli delle mie parti: "o brodo" oppure "provo a spiegartelo in vernacolo..."
Li abbiamo riletti, più che incazzati molti ci sono sembrati tristi, molto tristi. Non ci è sembrato giusto: noi a ridere e gli altri tanto tristi. Così abbiamo deciso di togliere la foto per giustizia sociale.

Qualcuno era preoccupato per il mio stipendio;stia tranquillo:sono presidente dell'associazione
allenatori eletto e annualmente percepisco la somma di zero euro. Sono vicepresidente della Figc eletto e percepisco la somma di zero euro all'anno.

Sono direttore della scuola allenatori, per nomina e impropriamente perché lavoro percepisco la somma di zero euro.

Invece come docente di tecnica alla scuola allenatori, sempre impropriamente perché lavoro, mi arriva uno stipendio annuo di zero euro. Quindi tranquilli, ci pensò da solo a difendere le mie entrate.

Però il vestito da indossare al mattino lo scelgo io:quando vado a camminare o in bicicletta,quando vado a Coverciano, quando vado in FIGC o per la FIGC, quando mi metto pantaloni corti e la maglietta rosa. Oppure quando vado a qualche riunione di politica: ecco questo è un vestito particolare perché l'ho sempre addosso,anche quando sopra ho altri vestiti. Da sempre e per sempre.

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