M5S Livorno, Edoardo Marchetti lascia il gruppo

Edoardo Marchetti lascia il gruppo con il passaggio di Lemmetti alla giunta M5S della capitale. Il consigliere resterà nella maggioranza di governo di Livorno, ma è in contrasto con le politiche del movimento sul piano nazionale. Durante il prossimo consiglio comunale, il 12 settembre, il consigliere spiegherà le sue decisioni anticipate dal post su facebook e la comunicazione ufficiale ai capigruppo delle diverse forze politiche, è stata fatta da Daniele Esposito, presidente del consiglio comunale.

Ecco alcuni passaggi delle spiegazioni che il consigliere Marchetti ha dato sul suo profilo di Facebook.

"Le recenti vicende politiche che hanno coinvolto simultaneamente Roma e Livorno fanno emergere un momento di crisi del Movimento 5 Stelle che auspico possa essere l'occasione per fare un passo avanti nella qualità della proposta politica locale e soprattutto nazionale.

Gianni Lemmetti è stato un assessore di grande qualità per la città di Livorno e, indipendentemente dalle varie opinioni sull'indirizzo politico dei suoi provvedimenti, non si può negare che in ogni occasione abbia dato prova di essere un profondo conoscitore della sua materia capace di spiegare con naturale semplicità anche argomenti generalmente difficili e complessi come il bilancio. Gli assessori sono comunque figure non elette, fiduciarie del Sindaco, che possono essere sostituiti o possono decidere autonomamente di lasciare il loro posto.

Il problema politico sulla vicenda Lemmetti non nasce da una mancanza di fiducia del Sindaco verso il suo assessore o da un abbandono dello stesso per motivi politici o personali, nasce piuttosto perché una amministrazione, del medesimo colore politico, ha offerto all'assessore al Bilancio una posizione uguale in una città sicuramente più prestigiosa mediaticamente e professionalmente più stimolante di Livorno. Questo sancisce diversi punti importanti non condivisibili: 1) si è praticato del “colonialismo amministrativo” pescando dalla provincia per risolvere i guai della capitale, sminuendo dunque l'importanza delle amministrazioni locali minori; 2) si fa prevalere l'interesse del Movimento nazionale, rappresentante di una porzione di cittadini, sulla continuità amministrativa di una giunta, chiamata invece a rappresentare l'interesse di tutti i cittadini indipendentemente dal loro colore politico; 3) politicamente si da l'idea di non saper selezionare, creare o attrarre classe dirigente che possa sposare gli obiettivi del Movimento 5 Stelle."

 

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