Villa dell'Ambrogiana, con la riapertura il bando per la riqualificazione: ad aprile 2018 il 'business plan'

(foto gonews.it)

È già online il bando di gara presentato dall’Agenzia del Demanio dedicato alla Villa Medicea dell'Ambrogiana di Montelupo Fiorentino: 83mila euro saranno conferiti al soggetto economico scelto tra dieci opoeratori invitati alla procedura negoziata per la valorizzazione più adeguata e sostenibile dell'immobile.

Un punto fermo a cui giunge il Tavolo tecnico istituito dall’Agenzia con la Regione Toscana, il Mibact e il Comune che ha portato alla definizione di linee guida condivise per lo studio di fattibilità. Questa mattina, sabato 9 settembre, l'iniziativa è stata presentata nel corso di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza a cui hanno partecipato il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, il direttore dell’Agenzia Roberto Reggi, il sindaco Paolo Masetti, l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo e l’architetto Gabriele Nannetti della Soprintendenza del Mibact.

IL BANDO

In un mese di tempo (fino al 26 settembre) saranno selezionati i dieci soggetti ammessi a presentare le offerte economiche: a dicembre 2017 si giungerà al contratto con il candidato vincitore dello studio di fattibilità, entro aprile 2018 dovrà essere consegnato il 'business plan' per la nuova destinazione d'uso. Due progetti dovranno giungere all'Agenzia: uno di natura tecnica e uno di natura economica, legato a tre principi chiave definiti dal gruppo di lavoro. L'abbattimento delle mura che hanno isolato la Villa per tutti questi anni, ricucendo lo strappo con la collettività; l'individuazione di utilizzi diversi per i vari comparti, a seconda delle specifiche di ogni modulo; la sostenibilità economica.

[I documenti: l'Avviso e la domanda per la candidatura]

A seconda della nuova destinazione d'uso dell'ex struttura carceraria, in 18 mesi sarà possibile dare efficacia alla variante urbanistica secondo quanto previsto dal protocollo di intesa nato a novembre del 2016.

Il patrimonio della villa giudicato ancora bene culturale rimarrà nelle disponibilità dello Stato e sarà concesso al nuovo operatore-gestore. Quello che rimarrà svincolato dal pregio monumentale potrà avere altri indirizzi d'uso, come confermato da Reggi. Su eventuali interventi bisognerà vedere su quali strutture ricadono, così da poter individuare chi dovrà intervenire. Se sarà necessario fare manutenzioni su un blocco pubblico, le spese ricadranno sull'ente pubblico.

La complessa operazione che combina ambito pubblico e privato segue ciò che è stato fatto per i fari costieri, di cui 24 sono già stati dati in assegnazione e progettazione. In questo caso la funzione originaria permane (il faro in cima alla torre è funzionante), cosa che ovviamente non sarà per la Villa di Montelupo, ma l'intenzione è quella di valorizzare l'immenso patrimonio immobiliare dello Stato evitando situazioni di degrado e di abbandono.

LA PRESENTAZIONE ALLA STAMPA

Alla presentazione della stampa si è percepito l'entusiasmo per questo nuovo patrimonio rientrato in mano ai cittadini. Soddisfatto il sindaco Paolo Masetti: “Abbiamo raggiunto questo obiettivo attraverso un percorso virtuoso. Il tavolo di lavoro, coordinato dal Comune di Montelupo, ha individuato alcune priorità da inserire nel bando di valorizzazione. Inoltre oggi è una giornata particolare. Nel pomeriggio 1.400 persone iscritte e altre centinaia che chiederanno di partecipare saranno presenti per l'abbraccio alla Villa, saremo circa 2mila persone presenti. Una chiave di ceramica verrà passata di mano in mano fino alla riapertura simbolica. Finalmente ci riappropriamo di un oggetto identitario, precluso alla vista di tutti i cittadini in molte sue parti”

L'assessore regionale Stefano Ciuoffo ha aggiunto: "Le ville medicee della Toscana in gran parte sono diventate patrimonio Unesco. Come Regione siamo felici di vedere gli attori principali lavorare serenamente a fianco. Saremo parte attrice per la valorizzazione e il riconoscimento della villa. A Montelupo si apre un profilo economico, questa è una meta attrattiva che fino a ieri era inesistente. La musealizzazione infatti non è più un percorso contemporaneo".

L'architetto Nannetti ha invece sottolineato che per la Villa, "un bene culturale all'interno di un bene paesaggistico", non ci dovranno essere ostacoli alla progettualità: "Quelli che potrebbero essere visti come ostacoli devono invece diventare un'opportunità per fare meglio. Auspichiamo una progettualità meno condizionata possibile perché ci sarà tempo per limare tutti gli aspetti. Buon lavoro a tutti i partecipanti al bando".

LE PAROLE DEL MINISTRO

Infine il ministro Luca Lotti, di casa a Montelupo come ex consigliere comunale eletto per due legislature: "Mi preme sottolineare il lavoro di squadra che ha portato a questo importante risultato. Ho lanciato un appello in Consiglio comunale affinché la Villa Medicea e il bando diventino un argomento di tutti i montelupini. Non lo so quanto tempo servirà, forse non sarò più parlamentare e Paolo non sarà più sindaco. Non mancheranno i titoli di giornali 'Villa Medicea di Montelupo: tutto fermo', oltre a momenti difficili. Montelupo deve affrontarli nel modo migliore e ha le carte in regola per farlo. Questo è come un figlio riconsegnato alla famiglia, occorre tenerlo e curarlo tutti insieme. Non deve essere questa un'occasione che ci fa dividere, ma certamente discutere. Negli ultimi trent'anni si è arrivati a oggi, da domani si lavora per il futuro. Sarà dura, è una situazione complessa, ma andrà affrontata con la determinazione degli ultimi trent'anni".

Alla domanda su come Lotti vedrebbe la villa ha risposto molto semplicemente: "Mi piace immaginare il futuro di questa villa come aperto. Un bene che prende dalla città e dà alla città".

In quanto ministro dello Sport, Lotti ha anche scherzato con la stampa affermando che nella Villa non sarebbe potuto nascere lo stadio della Fiorentina perché manca il parcheggio.

In seguito Lotti ha rilasciato un ulteriore commento sulla bacheca virtuale di Facebook:

DOPO LA GALLERY IL RENDERING E LA SCHEDA DELL'AGENZIA DEL DEMANIO

 

 

Elia Billero

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