Richiedente asilo palpeggia 16enne, arrestato. Da un anno la persecuzione

Un altro caso di molestie sessuali nei confronti di una minore e perpetuato da un richiedente asilo. I protagonisti di questo dramma sono un 30enne nigeriano arrestato dai carabinieri dopo essere giunto a palpeggiare una 16enne a Rifredi (Firenze), pesante epilogo di una storia di apprezzamenti pesanti che durava da un anno. La giovane addirittura veniva seguita nei pressi del liceo all'ora dell'ultima campanella, e l'uomo la seguiva fino a casa. Dai saluti si è passati agli apprezzamenti fino alle mani sulle parti sensibili. Nel primo pomeriggio di ieri è giunto l'arresto dei carabinieri, che si sono appostati durante l'ennesimo evento.

Nei mesi scorsi il padre della ragazzina aveva intimati al nigeriano di non avvicinarsi più a sua figlia, ma il 30enne ieri era all'uscita di scuola e l'ha seguita in bici. La giovane ha chiesto aiuto a un passante e il ragazzo si è allontanato. Una volta a casa la ragazzina ha raccontato l'accaduto ai genitori e con loro ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.

La 16enne, con l'aiuto dei militari, è tornata sul posto e si è lasciata avvicinare dal richiedente asilo, che dopo averle rivolto degli apprezzamenti, l'ha poi palpeggiata. A que punto sono intervenuti i carabinieri in borghese che hanno arrestato il ragazzo. Il 30enne è incensurato ed è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di presentarsi al gip, presso il centro di accoglienza di Firenze dove vive.

IL RACCONTO DELLA GIOVANE

La ragazza aveva raccontato ai genitori che da almeno un anno circa, quando usciva da scuola ed attraversava via delle Panche per giungere a casa, veniva molestata dall’uomo. In particolare aveva riferito che dai primi approcci che erano solo saluti e sorrisi, l’uomo iniziava a chiamarla “amore, tesoro”, lanciava baci, dava delle carezze e toccava lungo la schiena, nella parte bassa.

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