Blitz di Greenpeace ad Altopascio: "Più foreste, meno fazzoletti"

(foto Francesco Alesi/Tommaso Galli)

Questa mattina attivisti di Greenpeace Italia sono entrati in azione ad Altopascio (Lucca), presso il quartier generale di Essity, proprietaria di marchi come Tempo e Tena, per chiedere all’azienda di eliminare dalla propria filiera i fornitori coinvolti nella distruzione di aree importanti della Grande Foresta del Nord in Svezia, Finlandia e Russia.

Mentre cinque attivisti hanno portato all’ingresso del palazzo di Essity la riproduzione gigante di una confezione di pacchetti di fazzoletti con la scritta “Il peggiore di tutti i TEMPO”, denunciando come l’uso di polpa di cellulosa derivante da foreste ad Alto Valore di Conservazione stia “consumando” la foresta Boreale, altri attivisti hanno trasmesso il rumore della foresta che viene tagliata e aperto un banner con la scritta “La foresta vale più di un fazzoletto”.

Nel frattempo a Porcari, a pochi chilometri di distanza, presso uno stabilimento appartenente alla stessa azienda altri cinque attivisti hanno attaccato su bobine giganti di cellulosa degli adesivi con il messaggio “Più foreste, meno fazzoletti” e aperto un banner con la richiesta: “È TEMPO di cambiare – Salviamo la Grande Foresta del Nord”.

«Chiediamo a Essity di rivedere la propria politica di approvvigionamento, in modo da contribuire alla protezione della foresta Boreale e dei diritti delle Popolazioni Indigene che la abitano», afferma Martina Borghi, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia. «L'azienda deve aumentare l'uso di fibre riciclate nella sua produzione di fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli e comunque non deve usare mai fibre provenienti da foreste ad Alto Valore di Conservazione».

Quello del tissue, ovvero di articoli come fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli, è un mercato in espansione in Europa. In Italia, nel 2016, il consumo pro capite complessivo di questi prodotti è stato di 9 chilogrammi.

«Tutti noi, ogni giorno, possiamo fare qualcosa di concreto per difendere foreste così importanti per il clima e la biodiversità del Pianeta», continua Borghi. «Ad esempio informandoci sull’origine delle materie prime dei prodotti tissue che acquistiamo e preferendo prodotti di carta 100 percento riciclata post consumo e non sbiancata. Inoltre, quando è possibile, è meglio utilizzare prodotti durevoli come tovaglioli e canovacci di stoffa, invece di prodotti monouso», conclude Borghi.

La risposta di Essity

In risposta al report rilasciato da Greenpeace, Essity desidera sottolineare il proprio lavoro per promuovere la gestione sostenibile delle foreste.
Essity utilizza fibre di legno che includono sia fibre riciclate sia vergini. Tutte le fibre vergini contenute nei prodotti Essity devono essere certificate FSC® o PEFC™ o soddisfare lo standard FSC Controlled Wood.
Il Forest Stewardship Council (FSC), un organismo di certificazione internazionale indipendente, promuove la gestione delle foreste rispettosa dell’ambiente, socialmente responsabile ed economicamente sostenibile a livello mondiale. Per Essity il sistema di certificazione FSC® è prioritario, per questo incoraggia tutti i suoi fornitori a ottenere questa certificazione. Essity, infatti, lo considera uno strumento molto importante per diffondere le pratiche di gestione sostenibile delle foreste in tutto il mondo.

Nel 2016, Essity ha ricevuto 6,5 milioni di tonnellate di fibre vergini sotto forma di legno, polpa di cellulosa, imballaggi, bobine madri e articoli forniti da terzi. Il 100% delle fibre ricevute è stato controllato e certificato, ciò significa che i nostri fornitori hanno rispettato e tutelato i principi dedicati alla conservazione della biodiversità e della foresta. Essity richiede ai propri fornitori di cellulosa di disporre di sistemi consolidati e procedure documentate che possano garantire la tracciabilità e la conformità in tutta la catena di approvvigionamento.

Il Forest Stewardship Council -l’organismo più autorevole a livello mondiale in materia di certificazione forestale- sta attualmente discutendo i criteri di inserimento dei "Paesaggi Forestali Intatti" nella certificazione; Essity supporta pienamente questo lavoro e attende la presentazione di linee guida chiare da parte dell’FSC.
Essity rispetta l’impegno di Greenpeace, per questo è impegnata in un dialogo aperto con la ONG per la gestione responsabile delle foreste e l'integrazione dei “Paesaggi Forestali Intatti” all’interno del FSC.

Fonte: Greenpeace Italia

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