Morte David Rossi, Piccini spiega: "Non credo al suicidio, ma non spetta a me indagare"

Pierluigi Piccini (foto da Facebook)

Dall’intervista tra Pierluigi Piccini e il giornalista Marco Gasperetti del Corriere della Sera si capisce molto bene quale siano i dubbi del 67enne sindaco, già direttore aggiunto del Monte dei Paschi. L'uomo, con le sue affermazioni-choc riferendosi  alla morte David Rossi, ex capo della comunicazione di Mps, e sui festini orgiastici con presenze innominabili, ha attirato l’attenzione del procuratore di Siena, Salvatore Vitiello, che a sua volta a sottoposto alla Procura di Genova il caso delle “toghe senesi”. Quest’ultima ha aperto ieri un fascicolo, ancora senza alcuna ipotesi di reato.

Nell’intervista Pierluigi Piccini conferma come non creda che David Rossi si sia suicidato ma lega la sua morte alla questione dei festini, ben noti, secondo le parole dell’uomo, a tutti i senesi, tanto che nel 2013, durante un’assemblea del Monte dei Paschi, un consigliere comunale avrebbe parlato pubblicamente di personaggi orgiastici e pervertiti.

«Non spetta a me indagare. – dice il 67enne - Io so soltanto che, appena due giorni prima di morire, David mandò un messaggio a un alto dirigente di Monte dei Paschi avvertendolo che avrebbe raccontato tutto ai magistrati.». L’uomo sottolinea come conoscesse molto bene David, visto che da sindaco era stato un suo collaboratore, e di come l’amico non avrebbe mai potuto compiere un tale gesto.

L’ex sindaco Piccini racconta da dove scaturiscano tutti i suoi dubbi: "Aveva ferite compatibili con una colluttazione, dalla finestra è caduto in modo innaturale e il suo orologio pare sia stato gettato giù mezz’ora dopo, sette fazzoletti sporchi di sangue sono stati trovati nel suo studio senza che nessuno abbia analizzato il dna e adesso sono stati distrutti. Aveva chiamato l’anziana madre dicendole che stava arrivando, così come la moglie".

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