Migranti, Consiglio comunale a Fucecchio. PCI: "Stop a caporalato e Carta Costituzionale UE"

"Per mercoledì 22 novembre alle ore 20.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Fucecchio è convocato un Consiglio Comunale in sessione aperta sul tema: Gestione dell'accoglienza migranti sul territorio comunale, informazione verso i cittadini e le categorie economiche interessate.

Milioni di persone sono costrette a fuggire dai loro Paesi per la distruzione e la miseria prodotti dal capitalismo occidentale. Che dopo aver provocato le immigrazioni di massa, prosegue la propria politica di brutale sfruttamento negli stessi Paesi capitalistici, utilizzando la forza-lavoro proveniente dall’immigrazione per ingrossare le fila del precariato ricattabile, usando le parole d’ordine xenofobe e razziste al fine di collocare stabilmente il lavoro immigrato nel mercato inferiore del lavoro, consegnandolo in larga parte ad un nuovo schiavismo.

Le Destre reazionarie, razziste, speculando immoralmente sulla questione dell’immigrazione, riorganizzano consensi di massa attorno a un’idea neofascista generale.

Occorre ricordare che in Italia i residenti extracomunitari sono circa tre milioni e cinquecentomila, una cifra ben inferiore a quella di tanti altri Paesi della UE e che il contributo al PIL nazionale dei lavoratori immigrati va oltre il 12%.

Il PCI persegue i seguenti obiettivi: 

-          Cancellare lo sfruttamento selvaggio della manodopera immigrata e del caporalato;

-          Rifiutare la Carta Costituzionale della UE, che rimuove l’universalità dei diritti a favore delle leggi del mercato e di una visione securitaria dell’immigrazione;

-          Abrogare la legge Bossi-Fini e modificare profondamente la Turco-Napolitano;

-          Superare la pratica degli accordi bilaterali con i Paesi d’origine dei migranti, che hanno alimentato il traffico di esseri umani e la corruzione;

-          Superare la logica delle sanatorie ricorrenti, fonte di nuovi clandestini e regolarizzazione degli immigrati già inseriti nella società italiana;

-          Corsi obbligatori e gratuiti per l’apprendimento della lingua italiana, oltre a programmi radiotelevisivi mirati all’integrazione;

-          Visto, almeno annuale, di ingresso e soggiorno, superando il legame con domanda di lavoro e offerta immediata;

-          Jus soli. Chi nasce in Italia dev’essere riconosciuto come italiano;

-          Cittadinanza a chi risiede in Italia da almeno cinque anni;

-          A ogni essere umano dev’essere riconosciuto il diritto ai servizi abitativi, socio-assistenziali e sanitari;

-          Sottrarre le competenze sull’immigrazione al Ministero dell’Interno e alla logica repressiva che ne consegue;

-          Abolire il “pacchetto Minniti” del Governo Gentiloni.

Anche a livello locale occorre perseguire politiche che vadano in questa direzione, nei limiti delle competenze dell’Amministrazione Comunale.

E’ in questo modo che si combatte il razzismo nei fatti: mettendo sullo stesso piano lavoratori italiani e immigrati; indicando a entrambi come controparti coloro che vorrebbero continuare a sfruttare il lavoro altrui liberandosi da tutte le regole e quei gruppi politici che, additando come causa di tutti i problemi gli immigrati, clandestini e non, fanno in realtà da sponda proprio a coloro che sullo sfruttamento di questi lavoratori accumulano le loro fortune".

PCI Fucecchio

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