"Aprite un conto al Monte dei Paschi", l'appello dell'ad di Mps Marco Morelli rivolto ai parlamentari della Commissione d'inchiesta sulle banche, anche perché "per la ripresa servirà tempo". Infatti "il ritorno a una redditività sostenibile e al recupero delle quote di mercato non potranno essere realizzate in breve tempo". Mussari, Vigni e Baldassarri, gli ex vertici chiamati in causa dalla Lega anch'egli per un'audizione, hanno creato danni prolungati nel tempo. Un altra caduta fu la raccolta precipitata in seguito al fallimento del referendum del 4 dicembre scorso, per paura dell'instabilità dell'Italia. " L'instabilità allontanò gli investitori e la Bce non concesse la proroga a gennaio", spiega. E allora servì l'intervento dello Stato. Adesso siamo in un "contesto normale", ma senza troppe false speranze.
Morelli nel mirino
Augello (Idea), Dal Moro (Pd) e Sibilia (M5S) hanno puntato il dito sul ruolo di Morelli precedentemente a quello attuale. Tra il 2008 e il 2009 fu vice dg e Cfo. "Fui l'unico a dimettermi e ad aver segnalato numerose anomalie dell'area finanza al dg Vigni", spiega. Ma se avesse saputo avrebbe fatto diversamente. Se ad esempio avesse conosciuto del mandate agreement nascosto in cassaforte.
<< Indietro