Articolo Uno-Mdp nelle fabbriche dell'Empolese: "La politica è fatta anche di forze che danno una mano"

Giornata di volantinaggio e di mobilitazione per Articolo Uno - Mdp, il neonato movimento opposto l Pd per divergenze totali sulle politiche del lavoro, che proprio dall'incipit della Costituzione Italiana prende la denominazione e la ragion d'essere. Il lavoro al centro anche nelle zone dell'Empolese Valdelsa. Oggi Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Filippo Fossati ed Elisa Simoni, entrambi deputati confluiti in Mdp dal Partito Democratico, sono stati alle Officine Bitossi e alla Colorobbia di Sovigliana (Vinci) per parlare con gli operai che stavano per fare ingresso in fabbrica. Per Rossi è un ritorno, quello di quest'oggi: il Primo Maggio, festa dei lavoratori, lo aveva festeggiato con gli operai della Cartotecnica Maestrelli, in sofferenza per la grave crisi.

Abbiamo parlato con Fossati per conoscere il motivo di questo evento, che ha toccato varie parti della regione.

"Due giorni fa abbiamo presentato alla Camera la legge per reintrodurre la disciplina dell'articolo 18 sui licenziamenti collettivi e disciplinari - spiega il deputato Mdp Filippo Fossati -, il risultato è stato quello di scandalizzare la maggioranza che ha ritenuto di rimandare la legge in Commissione, affossandola definitivamente. Vogliamo far conoscere ai lavoratori la storia di questo movimento, che vorrebbe chiedere ai lavoratori di tornare a votare e partecipare, pensando che la politica è fatta anche di forze che danno una mano".

"Siamo nell'Empolese Valdelsa, in una delle zone industriali tradizionali nel punto più avanzato. In questi anni abbiamo avuto problemi sulla tenuta occupazionale, sulla qualità del lavoro, esternalizzazioni all'interno delle fabbriche. Il messaggio che abbiamo dato in Parlamento parla anche a realtà come queste".

Uno sguardo sulla politica generale, sulla mancata coalizione di centrosinistra allargato prima alle politiche e poi alle prossime amministrative. "Una cosa alla volta, abbiamo la scadenza delle elezioni politiche dove arriveremo con un programma alternativo alle politiche del Pd. La storia che le ho raccontato le spiega quanto sono distanti non le storie dei politici ma i programmi e i valori fondamentali per il governo del Paese. Saranno due culture e due programmi che si confronteranno alle elezioni. Poi c'è un dopo. Ognuno trarrà una lezione dal risultato. Cambieranno i programmi, le leadership. Ci sarà uno sconvolgimento spero positivo. Poi quando le cose cambiano, si ricomincia a parlare, le alleanze si ricostruiscono. Nessuno chiude la possibilità ad alleanze di un centrosinistra largo. Ma dovrà essere una cosa nuova, dovrà nascere da una sconfitta delle politiche del Pd che sono un ostacolo alla ricostruzione di un rapporto alle politiche del centrosinistra. Anche in Toscana i nostri Comuni non sopporterebbero più la riproposizione meccanica di una vecchia formula di centrosinistra che ha esaurito la sua spinta. In questo modo ne abbiamo persa già più di mezza. Se non ci si innova si rimane al palo, anche in Toscana".

Elia Billero

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