Nave cargo Venezia e gli 86 fusti tossici da recuperare. Chiurli (Democrazia Diretta): "Ancora da valutare il danno ambientale"

Gabriele Chiuli

“La Regione Toscana si arrende: impossibile recuperare 86 fusti tossici dei quasi 200 dispersi dalla Nave Cargo Venezia a dicembre 2011. Restano solo le vie legali: la costituzione di parte civile è stata ufficializzata lo scorso gennaio, ma è ancora in corso la procedura di valutazione del danno ambientale”.

Il consigliere Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) riassume così le ultime novità sul caso dei bidoni contenenti materiale altamente tossico dispersi accidentalmente nelle acque del Mediterraneo più di due anni fa.

Secondo la risposta fornita dall'assessore Bramerini a un’interrogazione presentata dallo stesso Chiurli “ad oggi la Società Atlantica Navigazione ha provveduto ad individuare e recuperare 147 oggetti di cui 90 fusti pieni, 21 sacchetti pieni, 36 fusti vuoti. Risultano ancora dispersi in mare 86 sacchetti o meglio il materiale equivalente a quello contenuto in 86 sacchetti”.

“Già perché nel frattempo questi sacchetti potrebbero essersi aperti – sottolinea il consigliere Chiurli – facendo fuoriuscire nelle acque del Santuario dei Cetacei le sostanze tossiche contenute.

E il fatto che più preoccupa è che già a dicembre 2012 la Società Atlantica aveva presentato uno studio che dimostra l’impossibilità di individuare il carico rimanente con i mezzi ad oggi tecnicamente disponibili”.

“L’unica buona notizia nella vicenda – prosegue – è che la Regione Toscana si è costituita parte civile nel procedimento giudiziario in occasione dell’udienza del 24 gennaio 2014. Ma ancora non sono chiari i capi di imputazione a carico della Società Atlantica”.

“Due anni e mezzo dopo l’incidente – attacca il consigliere – scopriamo che sono ancora in corso al Ministero dell’Ambiente le procedure per valutare se vi siano i presupposti per imputare alla compagnia di navigazione il danno ambientale. Possiamo solo sperare che la giustizia abbia tempi più brevi del Ministero”.

Fonte: Ufficio Stampa

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