Questione moschea, SEL: "La storia della città, non è proprietà di Forza Italia"

"Leggiamo che per Forza Italia il fatto che una moschea sorga nelle vicinanze di piazza dei Miracoli significa”svalutare la nostra storia e i nostri luoghi di culto e di cultura”. Ma di quale storia stanno parlando? La storia di quella piazza e della sua cattedrale, nata da quello straordinario crogiolo che era il Mediterraneo dell'XI-XII secolo, mescolando insieme lo stile europeo, quello islamico, quello bizantino e anche quello armeno? La storia che è iscritta in tutte le altre chiese della città, nei bacini islamici di ceramica che hanno eguali in poche altre città europee? Oppure la storia di Fibonacci, che iniziò a studiare matematica in Algeria? Questa è la storia della nostra città, che da sempre è un intreccio inestricabile di culture e di tradizioni, che ancora oggi continua ad essere un luogo di accoglienza e integrazione, anche grazie alla sua importante università e ai suoi luoghi di eccellenza accademica.

Non si tratta solo di ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, l'articolo 8 della costituzione che sancisce la libertà e l'uguaglianza di tutte le confessioni religiose davanti alla legge. Si tratta di preservare l'identità profonda della nostra città. Proprio in un momento come questo, in cui torna la minaccia dell'integralismo e sul Mediterraneo e in Medio Oriente soffiano venti di guerra, si deve valorizzare la presenza a Pisa di una comunità islamica rispettosa delle leggi e delle differenze tra persone di fede diversa, e che quindi merita lo stesso rispetto. Agitare lo spettro del fondamentalismo islamico significa fare il gioco dei fondamentalisti, lasciarci trascinare sul terreno dello scontro tra culture e identità non può che alimentare la spirale dell'emarginazione, della guerra e del terrorismo.

In un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando diviene facile per le forze populiste e razziste conquistare consensi additando un nemico, come dimostrano i pericolosi consensi ricevuti da movimenti xenofobi e nazionalisti in tutta Europa.

Il dovere di tutte le forze politiche democratiche è quello di ribadire che Pisa vuole essere una città di Pace e di cultura della Pace, un ponte tra le complesse identità del Mediterraneo e dell'Europa".

Francesco Cecchetti, Coordinatore Provinciale Sel Pisa

Paolo Fornai, Coordinatore Comunale Sel Pisa

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