Musica live, parte da Firenze la rete delle città italiane a 'burocrazia zero'

Dario Nardella

Firenze è il primo comune italiano con uno sportello unico per il pubblico spettacolo e lancia la rete delle città a ‘burocrazia zero’. È quanto emerso nel corso del summit delle città italiane chiamate oggi a raccolta in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella.

L’incontro, questa mattina nella Sala dei Gigli, ha acceso i riflettori sul tema della semplificazione nell’organizzazione di eventi dal vivo lanciato nei mesi scorsi dal Comune di Firenze con Stefano Boeri, dando il via allo sportello unico digitale per gli eventi sotto i 200 partecipanti e alla creazione di una rete di città attive nella semplificazione delle procedure. Presenti, con il sindaco Nardella, il consigliere delegato del sindaco per la cultura Stefano Boeri, il direttore generale della Siae Gaetano Blandini e oltre 40 amministrazioni locali, tra le quali il Comune di Milano rappresentato dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, i comuni di Brescia, Vercelli, Grosseto, Prato, Faenza e tutti i comuni della città metropolitana fiorentina.

“Oggi lanciamo due iniziative concrete – ha annunciato il sindaco Nardella – Dal 1° marzo a Firenze scatterà lo sportello unico digitale per chi organizza spettacoli dal vivo sotto i 200 spettatori: basterà compilare un modulo di autodichiarazione on line senza aspettare alcuna autorizzazione; inoltre, da domani costituiamo una rete delle città italiane attive sul tema della musica live partendo subito da una collaborazione con la Siae, oggi presente all’incontro nella persona del direttore generale Gaetano Blandini. Siamo consapevoli – ha proseguito il sindaco – che per sostenere davvero i giovani artisti e la musica dal vivo non basta azzerare la burocrazia ma è necessario un supporto della Siae a livello nazionale. E questo supporto oggi è arrivato. Firenze – ha concluso Nardella - ha il dovere di spendere la propria credibilità, il proprio prestigio e la propria centralità politica e istituzionale a favore dei giovani nel campo della musica, un settore che in questi anni è rimasto troppo ai margini della cultura”.

“La semplificazione della musica dal vivo è una cosa in cui ho creduto e credo molto – ha detto Boeri - un percorso di semplificazione che sono riuscito a concretizzare nel 2013 grazie all’inserimento, nel decreto cultura del ministro Bray, della norma che rendeva possibili gli eventi con un massimo di 200 spettatori, realizzati entro le ore 24, con una semplice autocertificazione. In questi mesi di lavoro a Firenze il sindaco Nardella è stato il primo a dare attuazione alla norma con la creazione di un vero sportello unico per il pubblico spettacolo fino a 200 spettatori. Semplificare la musica dal vivo – ha concluso Boeri - vuole dire fare cultura e generare posti di lavoro”.
Dal 1° marzo il Comune di Firenze metterà on line le schede dinamiche della segnalazione certificata di inizio attività (Scia) da presentare per organizzare un evento live sotto i 200 partecipanti, ma anche il nuovo portale dello Sportello unico per poi proseguire con la messa on line delle schede dinamiche di tutti i procedimenti sul pubblico spettacolo e arrivare entro il 2015 ad avere tutto su una piattaforma on line che permetterà snellimento e velocità. Già dallo scorso 15 ottobre a Firenze è sufficiente un’autocertificazione per gli eventi di pubblico spettacolo all’aperto o al chiuso con inizio entro le 24 e sotto i 200 spettatori.

Obiettivo della Consulta che parte oggi da Firenze è quello di coordinare e scambiare informazioni tra gli enti locali impegnati in politiche di sviluppo della musica dal vivo e semplificazione delle procedure per il pubblico spettacolo, ma anche di elaborare politiche e ipotesi normative che favoriscano la musica dal vivo nelle città italiane come motore per la creazione di cultura e lavoro per migliaia di cittadine e cittadini italiani, anticipando le forme di sussidiarietà istituzionale previste dal nuovo Senato delle Regioni.
L’impegno sulla musica dal vivo nasce dalla petizione #piumusicalive sulla semplificazione delle procedure promossa da Sefano Boeri nel 2013 e poi diventata norma con l’inserimento nel decreto cultura Bray. Firenze è stata la prima città italiana a dare effettiva applicazione alla norma contenuta nel decreto cultura. Il precedente europeo al quale la “Legge Boeri” si era ispirata è il Live Music Act inglese che nel Regno Unito ha portato alla nascita di 25mila nuove imprese culturali in pochi anni creando migliaia di nuovi posti di lavoro.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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