Aspettativa di vita: la Regione virtuosa, ma non mancano i rischi

La CGIL Toscana ha commentato così i dati diffusi dal Rapporto annuale Osservasalute 2015, che ha disegnato un panorama preoccupante a livello nazionale, evidenziando per la prima volta l'arretramento dell'aspettativa di vita.
E' un dato inquietante, che si lega con la costante diminuzione della spesa sanitaria italiana e con la scelta di destinare alla prevenzione una delle quote più basse a livello europeo.
Le differenze fra Nord e Sud e fra regione e regione determinano una situazione iniqua, che si va ormai consolidando da troppi anni.

“La Toscana per certi versi mostra ancora una buona tenuta” dichiara Mauro Fuso, segretario della CGIL regionale “ e lo dimostrano i dati relativi alla prevenzione, all'assistenza ospedaliera e domiciliare, tutti al di sopra delle medie nazionali. Ma non dobbiamo dimenticare che in questa regione si è assistito a una diminuzione del 3% della spesa sanitaria nel periodo 2010-2014 e che stiamo affrontando un riordino complessivo del servizio sanitario regionale, non è esente da problematiche e criticità”.

Alcuni dati ci forniscono campanelli d'allarme, ad esempio il rischio più elevato di patologie oncologiche ci segnala un calo dell'attenzione nei riguardi del percorsi di prevenzione, così come il triste primato della Toscana nel consumo di farmaci antidepressivi.
Non c'è dubbio che il quadro nazionale complessivo si dimostri preoccupante, soprattutto se si valuta come gli effetti della crisi stiano incidendo sullo stato di salute della popolazione: la programmazione e le scelte future dovranno pertanto prevedere il massimo livello di coinvolgimento e di collaborazione tra istituzioni e organismi di rappresentanza, con l'obbiettivo di recuperare un trend positivo e di garantire un'assistenza sanitaria equa e appropriata per tutte e tutti.
La CGIL Toscana, insieme alle Federazioni di categoria e alle altre organizzazioni sindacali. prosegue nella sua interlocuzione con l'assessorato competente e le altre istituzioni regionali , poiché ritiene indispensabile che in ogni processo di efficientamento sia coinvolto anche chi rappresenta i lavoratori e i pensionati, la maggioranza dei toscani.

Fonte: CGIL Toscana

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