Lotta senza quartiere alla ludopatia: il Comune al contrattacco

Dario Nardella

A Firenze giro di vite contro il gioco d’azzardo: riduzione degli orari delle sale giochi con vincita in denaro, nuovi limiti alle aperture, multe più salate, che possono andare da un minimo di 200 a un massimo di 500 euro, e maggiori controlli. Sono le quattro principali misure del piano contro il gioco d’azzardo patologico, detto anche ludopatia, presentate oggi dal sindaco Dario Nardella insieme agli assessori Sara Funaro, Federico Gianassi, Giovanni Bettarini, alla vicesindaca Cristina Giachi, al comandante della polizia municipale Marco Seniga e alla dottoressa Iozzi Adriana, psichiatra presso l’ASL 10 Firenze.
Oltre a queste misure repressive verso il gioco d’azzardo patologico, che negli ultimi anni è molto aumentato, causando veri e propri fenomeni di dipendenza tra persone di tutte le età e ceto sociale, e generando situazioni di disagio personale e familiare date le ripercussioni economiche che conseguono da questo stato patologico, l’amministrazione comunale è impegnata anche in un’intensa attività di prevenzione delle dipendenze, che coinvolge il mondo della scuola (dirigenti scolastici e insegnanti), le famiglie e altre Istituzioni cittadine (Regione, prefettura, Asl). Alle azioni repressive si affiancheranno, infatti, una campagna di sensibilizzazione con volantini e brochure e con un’attività di formazione dei docenti per la prevenzione della dipendenza dal gioco negli istituti scolastici.
“Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico è in crescita e siamo di fronte a dei numeri da epidemia - ha detto il sindaco Nardella -: dal 2010 al 2015 è quasi raddoppiato il numero di persone affette da ludopatia, una vera e propria malattia che crea dipendenze e che va curata, di cui chi ne è affetto non deve vergognarsi e deve farsi aiutare dai medici. Come Comune di Firenze, grazie al lavoro di vari assessorati, abbiamo messo in campo un mix di azioni che puntano a colpire il fenomeno sia riducendo l’offerta sia contenendo fortemente la domanda”. “Siamo perfettamente coscienti che per combattere il fenomeno del gioco d’azzardo non basta scoraggiare le persone riducendo la presenza di questi luoghi, ma che bisogna lavorare anche sulla prevenzione e noi lo stiamo facendo - ha continuato il sindaco -. Attraverso i progetti che abbiamo con le scuole estenderemo la formazione dei nostri insegnanti perché possano sensibilizzare i ragazzi a partire dalle scuole medie e dalle scuole superiori, grazie alla collaborazione con l’Asl e la prefettura. I nostri ragazzi devono avere la consapevolezza del rischio che si nasconde dietro al gioco d’azzardo: si comincia per divertimento e si finisce ammalati”.
“Il nostro obiettivo è prevenire il più possibile - ha detto l’assessore Funaro -. La campagna di sensibilizzazione che stiamo portando avanti si sviluppa su più livelli per poter intercettare tutte le fasce della popolazione: per raggiungere i più giovani dobbiamo, ad esempio, agire in ambito informatico, sfruttando anche i social network, mentre per raggiungere gli anziani dobbiamo lavorare a livello dei centri anziani e sfruttare i canali tradizionali canali della comunicazione come ad esempio volantini e depliant con le varie informazioni anche sulla presa in carico delle persone da parte degli operatori”.
ORARI PIU’ CORTI E MULTE PIU’ ALTE: Questi due nuovi provvedimenti sono contenuti nell’ordinanza firmata oggi dal sindaco, che entrerà in vigore a partire da lunedì prossimo, 5 settembre, e che prevede orari più corti di apertura delle sale giochi autorizzate (slot machines) che saranno aperte dalle 16 alle 22 di tutti i giorni, compresi festivi. Finora invece erano aperte dalle 12 alle 24. Un’altra novità riguarda anche l’orario di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro presenti il luoghi diversi dalle sale giochi (bar, ristoranti, alberghi, rivendite di tabacchi, agenzie di scommesse, sale bingo, esercizi commerciali...): le video lottery saranno accese tutti i giorni, festivi compresi, dalle 16 alle 20, mentre prima dell’ordinanza lo erano dalle 12 fino alla chiusura. Le video lottery durante il periodo di non funzionamento devono essere completamente spente. Queste ultime limitazioni varranno anche per le sale biliardo e bowling che presentino al loro interno giochi con vincita in denaro.
Sul fronte delle sanzioni, la nuova ordinanza prevede che i gestori che non rispettano le norme paghino multe più alte rispetto al passato: l’atto del sindaco ha innalzato infatti la sanzione minima da 25 a 200 euro, mentre il massimo di multa per i trasgressori resta pari a 500 euro con pagamento in misura ridotta di 400 euro (nel caso in cui il pagamento avvenga entro 60 giorni). In caso di reiterazione della violazione degli orari previsti, anche se il titolare della licenza ha già provveduto al pagamento in misura ridotta della prima sanzione, è prevista la sospensione da uno a quattro giorni dell’attività della sala giochi, ovvero delle slot e delle video lottery. La sospensione è disposta con provvedimento della Direzione Attività economiche del Comune che viene notificato al gestore dell’attività e in cui si dà espressamente atto che, in caso di inottemperanza al provvedimento, saranno apposti i sigilli da parte della Polizia municipale all’ingresso del locale (nel caso delle sale giochi) o direttamente sugli apparecchi negli altri esercizi autorizzati (bar, ristoranti, alberghi, rivendite di tabacchi, agenzie di scommesse, sale bingo, esercizi commerciali...).
ZONE IN CUI NON E’ AMMESSA L’APERTURA DI SALE GIOCO: è vietata l’apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro ad una distanza inferiore a 500 metri, misurata in base al percorso pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri socio ricreativi e sportivi o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio- assistenziale. Il Comune di Firenze ha individuato anche altri sei luoghi ‘sensibili’ nei quali non è ammessa l’apertura entro 500 metri di sale gioco (questa distanza è calcolata tenendo conto del percorso pedonale più breve compreso tra l’accesso principale su pubblica via della sala giochi e gli accessi di ciascun edificio di cui al presente articolo): le strutture di accoglienza, i Centri anziani, le mense sociali e le mense diffuse, gli alloggi volano e gli alloggi destinati alle accoglienze di secondo livello (ovvero in cui sono ospitate persone sfrattate, fragili o che stanno vivendo una situazione ci marginalità). Questi nuovi luoghi saranno inseriti nel Regolamento comunale per le sale giochi e l’installazione di apparecchi da gioco che prossimamente passerà al vaglio del Consiglio comunale. Il nuovo regolamento comunale introdurrà anche un’altra restrizione per l’apertura delle sale gioco: non basterà più presentare una semplice Scia (segnalazione certificata di inizio attività) ma servirà un’autorizzazione.
Infine, il regolamento per la tutela del centro storico già prevede il divieto di apertura di nuove sale giochi nell’area Unesco.
IDENTIKIT DEL GIOCATORE D’AZZARDO PATOLOGICO: I dati dell’Azienda Usl Toscana Centro confermano l’incremento dei giocatori d'azzardo che accedono ai servizi offerti ai SerT: da 123 del 2010 siamo passati a 222 del 2015. I giocatori che attualmente si rivolgono ai servizi dell’azienda sanitaria sono prevalentemente maschi (80,6% maschi e 19,4% femmine), di età media tra i 45-49 anni (ma sono rappresentati anche tutte le altre età), occupati (70%), hanno frequentato le scuole medie inferiori (58%) ma un 24% ha il titolo di diploma e un 4,5% la laurea. Si conferma, quindi, che il problema del gioco d’azzardo interessa in modo trasversale tutti i ceti sociali e tutte le età anche se dagli studi e dalle rilevazioni statistiche effettuate da parte dell’Azienda sanitaria di Firenze risulta che nei giovani la scelta della tipologia di gioco dipende fortemente dalla facilità o meno di potervi accedere.
IL GIOCO D’AZZARDO ALLE PIAGGE: In città, una zona ‘critica’ dal punto di vista del gioco d’azzardo sono le Piagge, una zona complessa e con alta marginalità dove è esplosa l’offerta dei giochi d’azzardo in un territorio già difficile. Si registrano, infatti 335, apparecchi in un territorio in cui vivono 21.725 persone (censimento 2014) che si traduce in una slot machine ogni 65 abitanti vs una media nazionale di 1/166. Le caratteristiche delle slot e videolottery sono tali da indurre rapidamente un problema e poi una dipendenza soprattutto in persone vulnerabili che si illudono di poter migliorare la propria situazione economica oppure in anziani che trovano sollievo alla propria solitudine o, ancora, in ragazzi con situazioni individuali/familiari già critiche e che scoprono nelle slot/gratta e vinci/ altri giochi una illusoria fonte di gratificazione.
LA PREVENZIONE NELLE SCUOLE: Il Comune ha aderito, estendendolo alla ludopatia, al patto educativo per la prevenzione delle dipendenze negli istituti scolastici che vedrà impegnato l’assessorato all’Educazione, insieme ad altri Enti, nel promozione di specifiche attività didattica-formative. Il Comune, visto che la ludopatia si presenta oggi come la patologia da dipendenza a più rapida crescita tra i giovani e gli adulti, ha deciso di declinare il patto affrontando in particolare tale patologia attraverso attività formative da offrire agli insegnanti e iniziative da proporre agli studenti su tutte le forme di dipendenza.
Per quanto di propria competenza, il Comune realizzerà nell’ambito del piano un ciclo d’incontri di formazione con i docenti del biennio del liceo artistico Alberti, l’istituto alberghiero Buontalenti, l’istituto tecnico commerciale tecnico Peano, il liceo classico e musicale Dante e l’istituto tecnico-professionale da Vinci per la realizzazione di un percorso didattico-formativo destinato agli studenti e ai genitori che si articolerà in due anni. I dirigenti scolastici favoriranno la partecipazione dei propri docenti durante i vari incontri di formazione, supportando e facilitando la diffusione del progetto. Il piano prevede il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico – Ambito Territoriale di Firenze, dell’Azienda U.S.L. Toscana Centro, della prefettura di Firenze, della Questura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
PROGETTI E SERVZI ASSESSORATO AL SOCIALE CONTRO LE DIPENDENZE:
Genitori in corso è la piattaforma Internet (sito e pagina Facebook) ideata e promossa dall’Assessorato alla Salute rivolta a genitori di adolescenti affetti da dipendenze. Genitori in Corso coinvolge operatori dei servizi sociali del Comune, l’Azienda sanitaria di Firenze, prefettura e professionisti con comprovata esperienza nel campo del trattamento dei disturbi dell’adolescenza e della gestione dei conflitti familiari. Genitori in corso è un servizio per i genitori che hanno difficoltà a rivolgersi ad un servizio dedicato, per parlare di consumo di sostanze, sessualità, relazioni affettive, scuola, tempo libero, rapporto con i nuovi media (Internet, social, smartphone). Si tratta di uno spazio dove si possono fare domande in maniera anonima e sicura a esperti (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori), ricevere risposte in tempo reale, iniziare o approfondire una discussione, essere aggiornati su iniziative ed eventi locali e nazionali, trovare recensioni di libri, film, presentazione di servizi che offrono risposte ai problemi dei ragazzi e alle loro famiglie..
‘Youngle - social net skills’ è un progetto avviato qualche tempo fa dall’amministrazione comunale. Organizzato dal Ministero della Salute, dalla Regione Toscana e dal Comune (che è responsabile tecnico scientifico nazionale) punta a intercettare i giovani che usano Facebook e You Tube e Whatsapp. Youngle è il primo servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling su Facebook rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicologi ed esperti di comunicazione. Basta diventare amici per avere a disposizione una chat line aperta due volte alla settimana, un servizio e-mail di consulenza.
Il Centro Java rappresenta uno spazio di informazione e consulenza sui consumi legali ed illegali di sostanze stupefacenti. Al Java si trovano materiali informativi su sostanze stupefacenti legali ed illegali, malattie a trasmissione sessuale e servizi secondo approccio riduzione dei rischi. C’è anche uno spazio relax dove gli utenti vengono accolti e possono usufruire di bevande analcoliche, libri, video, giochi da tavolo e vengono offerte consulenze amministrativo-legali a ragazzi dai 14 ai 30 anni ma anche attività laboratoriali: corso dj, creazione curriculum, corso di educazione cinofila. Al Centro Java, infine, vengono offerte ai giovani consumatori consulenze psicologiche.

LE PAROLE DI FIRENZE RIPARTE A SINISTRA

"Durante l'estate abbiamo presentato una delibera, da sottoporre al voto del Consiglio comunale, che modifica il regolamento comunale sulle sale gioco estendendo i vincoli anche alle altre sale gioco che vengono autorizzate dalla Questura e non dal Comune. Modificare il regolamento comunale perché includa nuovi dispositivi, come VLT con vincite in denaro e assimilate, significa renderlo dunque più efficace e attuale alle esigenze e alla necessità di contrasto al gioco d'azzardo. Grazie alla Legge regionale dello scorso anno questo è possibile e visto che l'amministrazione ancora non ha recepito le nuove disposizioni di legge, abbiamo deciso di proporlo noi all'aula del Consiglio comunale". Lo affermano il Capogruppo Tommaso Grassi insieme al Consigliere Giacomo Trombi e alla Consigliera Donella Verdi del gruppo Firenze Riparte a Sinistra.

"Tra le varie norme che abbiamo introdotto con la proposta di delibera nel regolamento comunale c'era appunto la disciplina degli orari tramite l'ordinanza del sindaco: atto che siamo contenti oggi abbia firmato il Sindaco Nardella. Siamo soddisfatti e questo è un passo in avanti contro il gioco d'azzardo davanti al quale non possiamo che sostenere la scelta dell'amministrazione. Ovvio, non ci si può fermare all’ordinanza e il nostro impegno adesso sarà quello di chiedere che al più presto anche il regolamento venga aggiornato con la disciplina della legge regionale. Nella proposta che abbiamo depositato si prevede anche di estendere la norma della distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili e frequentati da minori e popolazione più debole anche ai centri di scommesse e agli spazi per il gioco con vincita in denaro" aggiungono gli esponenti dell’opposizione.

“Riteniamo che il Comune debba fare ogni cosa in proprio potere per mettere un freno alla diffusione delle sale gioco e centri scommesse e i bastoni fra le ruote a chi fa profitto sulla ludopatia: per questo da lunedì prossimo, quando l'ordinanza entrerà in vigore, chiediamo fin da adesso controlli della Polizia Municipale e non esiteremo a fare in prima persona segnalazioni e denunce quando vedremo centri e sale gioco aperti fuori dagli orari. Siamo però ancora anni luce indietro a livello nazionale dove è dagli anni novanta che i nostri governi, nessuno escluso purtroppo, allargano le maglie nei confronti del gioco d’azzardo. Da una parte c’è il legislatore, che è benevolente con le grandi lobby e lontano dai problemi, dall’altra c’è chi sta sul territorio e deve fronteggiare gli effetti devastanti del gioco d’azzardo: distruzione di famiglie, disgregazione del tessuto sociale, alienazione, micro-criminalità” concludono Grassi, Trombi e Verdi.

GELLI (PD) DICE LA SUA

"Condivido a pieno il pacchetto di azioni contro la ludopatia presentato oggi dal Comune di Firenze e dal sindaco Dario Nardella per contrastare una dipendenza che sta diventando sempre più un’emergenza sociale e sanitaria. E’ importante per i Comuni lavorare per stringere le maglie del controllo grazie alla riduzione dell'orario delle aperture di sale giochi e dei centri scommesse, dell'orario di funzionamento delle Vlt presenti nei locali aperti al pubblico e imporre nuovi limiti alle aperture di sale giochi con sanzioni più elevate. Senza dimenticare l'importante lavoro delle associazioni di volontariato che, sempre più numerose, propongono percorsi per aiutare le persone che soffrono di questa nuova dipendenza.

Detto questo è evidente che è necessario lavorare velocemente a livello nazionale per istituire una nuova legge contro la ludopatia in grado di uniformare i regolamenti di tutti i comuni d’Italia. Soltanto in questo modo si può contrastare questa patologia.”

E’ quanto dichiarato da Federico Gelli, deputato e responsabile Sanità Pd che commenta così il pacchetto di azioni contro la ludopatia presentate oggi a Firenze dal sindaco Dario Nardella che prevede, fra le altre cose, un'ordinanza per limitare drasticamente gli orari di accensione e funzionamento di slot machine e video lottery.

LA RISPOSTA DI ADUC 

"Il Sindaco del Comune di Firenze ha preannunciato un provvedimento che dovrebbe essere esecutivo a breve per limitare l'uso del gioco d'azzardo. Si tratta di una limitazione degli orari e dei luoghi in cui puo' essere praticato e un inasprimento delle multe per le violazioni.
Ci dispiace che il Sindaco abbia una visione cosi' corta del problema delle dipendenze, nonostante sul problema cannabis nei giorni scorsi abbia espresso il suo favore per la proposta di legge Giachetti (ma, probabilmente, perche' per la cannabis -nonostante le bufere di molti che fanno finta di essere ignoranti- non e' questione di dipendenza, ma solo di ordine pubblico e liberta' individuali). La storia italiana e non solo, ci ha ampiamente dimostrato che non esiste una dipendenza che sia stata sconfitta col proibizionismo: alcool, tabacco, droghe pesanti oggi illegali, cibo, etc. Anzi, tutte le volte che c'e' stato e c'e' il proibizionismo (che e' il caso attuale delle droghe pesanti), il problema si e' sempre acuito, per i singoli e per la societa'. Il proibizionismo crea clandestinita', perche' se alla domanda non si trova risposta, a fronte del desiderio che diventa dipendenza (ma anche solo il desiderio), non c'e' norma o barriera legislativa o prospettiva di multe o galera che tenga. E' stato cosi' per l'alcool quando fu vietato nel secolo scorso in Usa, ed e' oggi cosi' per droghe tipo cocaina, eroina, metamfetamine, etc.: consumatori in crescita, mercato clandestino in crescita, disordine pubblico in crescita. L'esempio del tabacco e' sintomatico: i consumi non sono crollati perche' c'e' il divieto di fumare nei cinema o nei ristoranti o nei mezzi di trasporto, ma perche' attente, mirate e scrupolose campagne di prevenzione hanno spiegato ai piu' i vantaggi della non-dipendenza. I fumatori continuano ad esserci e sono sempre meno maleducati che in passato, quando l'epidemia del fumo passivo costringeva a fumare anche chi non voleva; ma questi fumatori sono “protetti” e rispettati, dalle norme e dalle loro precedenti vittime. Si puo', cioe', convivere anche con chi decide di farsi male da solo. E' la politica di riduzione del danno che, nella fattispecie del gioco d'azzardo, non si capisce perche' non debba seguire le logiche del tabacco ma essere considerata roba da appestati.
Per quanto ci riguarda non faremmo nessuna legge in merito. Ognuno si dovrebbe gestire come crede, nel rispetto delle normative di sicurezza e salubrita' dei luoghi pubblici. Allo Stato e alla pubblica amministrazione il compito di prevenzione verso le scelte dei singoli. Proprio come il tabacco, da cui non ci risulta che si possa fumare solo in alcuni posti in alcune fasce di orario (la normativa del Sindaco fiorentino porta l'orario di apertura delle sale gioco dalle 16 alle 22 rispetto all'attuale 12-24... che gia' era di per se' limitativo e foriero di illegalita').
La politica di prevenzione delle dipendenze e' una cosa molto delicata, che deve operare sulle scelte dei singoli senza ledere le loro liberta' e la liberta' di tutti. Non ci possono mai essere risultati immediati, come invece vorrebbe ottenere il provvedimento proibizionista, ma ci vuole tempo e, soprattutto, occorre lavorare molto sulla prevenzione, a partire dalle scuole... ma non col terrorismo ideologico del male da evitare, bensi' con la conoscenza del fenomeno e la consapevolezza di azioni e reazioni sui singoli e sulla societa'. La prevenzione non puo' che partire dalla presa d'atto dell'esistenza di individui, ognuno diverso dall'altro, e dalle loro scelte; senza dimenticare che nel bagaglio culturale ed emozionale dell'individuo c'e' anche quello che ad altri puo' sembrare irrazionale. Compito dello Stato non e' dire cio' che e' buono e cio' che e' cattivo per se stessi, ma disciplinare perche' la liberta' del singolo sia rispettata senza ledere quella degli altri.
Qualcuno dira': ma e' proprio quello che vuole fare il Sindaco fiorentino, limitando solo gli orari per il gioco, non certo vietarlo in assoluto... ma e' proprio qui l'errore, secondo noi: partiamo dall'esperienza del proibizionismo (anche non assoluto come nella nostra fattispecie), la prevenzione va fatta non limitando la liberta', ma lasciandola tale in assoluto e lavorando sul convincimento dei singoli e sulla costruzione di alternative similarmente ludiche e variegate.
Ma forse, quello che auspichiamo, fa meno spettacolo della “mascella dura” di chi, come il Sindaco fiorentino, sembra voler parlare solo alla pancia e non alla testa dei suoi amministrati. Siamo nel 2016, siamo nell'era digitale a 360 gradi, e credere che limitare gli orari dell'apertura delle sale gioco possa servire a produrre meno dipendenza, e' illusorio e peggiorativo: chi potrà impedire che chiunque si rinchiuda in casa collegandosi ad un qualunque sito web nel mondo per vivere la sua passione/dipendenza? Nessuno; e questo momento del gioco sarà vissuto più clandestino, più fobico e quindi più dannoso per il singolo in quel momento e per la società quando costui staccherà dal pc della sua stanza e vivrà la sua vita sociale. Se invece potrà giocare in una qualunque macchinetta in un qualunque luogo pubblico a qualunque ora, facendo si' che questi luoghi pubblici non siano dei ghetti del settore (e quindi non limitare la presenza di queste macchinette solo ad alcuni e specifici luoghi pubblici), la possibilità di farsi meno male, per sé e per gli altri, e' altamente più probabile: in questi luoghi pubblici ci saranno persone, altri giochi, altre distrazioni... umanità e, si sa, l'individuo tende ad aggregarsi più che ad isolarsi".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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