Strutture per le cremazioni, polemica tra Società Pisana e Comune

Andrea Serfogli

La Società Pisana per la Cremazione, storica istituzione cittadina che non persegue fine di lucro, fondata nel 1882, ora conta 3201 iscritti, pari a circa il 5% della popolazione adulta, è costretta a rimproverare ancora una volta, al Comune di Pisa l’inadeguatezza delle strutture a disposizione per il rito della cremazione.

"La cremazione è un rito antichissimo – dichiara Braccini, presidente della So.Crem. – e merita rispetto per ciò che rappresenta e ha rappresentato dalla preistoria a oggi. Da oltre dieci anni la nostra Società chiede all’Amministrazione comunale di adeguare le proprie strutture a ciò che la norma prescrive per un decoroso servizio di commiato. Per altrettanto tempo dal Comune è stata promessa la realizzazione della Sala del Commiato, infatti non esiste un luogo pubblico cittadino dove sia possibile eseguire la cerimonia in modo laico, del “Giardino delle Ceneri”, per consentire la dispersione in natura delle ceneri dentro la cinta cimiteriale, e l’individuazione dei luoghi preposti allo spargimento delle stesse che per legge può avvenire in mare, campagna, altura, fiume, lago. Nonostante l’approvazione all’unanimità, nelle ultime due legislature, di ben tre mozioni del consiglio comunale, delibere con cui s’impegnava la Giunta a realizzare le opere affinché fosse rispettato il diritto di chi ha scelto la cremazione come forma di sepoltura del proprio corpo, niente è cambiato finora".

"Il perdurare di questa situazione – continua Braccini – rischia di compromettere i diritti delle persone e il buon lavoro della Società di cremazione, basta pensare che nel 1995 a Pisa si sono fatte 172 cremazioni e nel 2015 gli incenerimenti sono stati 1.118 con l’impianto funzionante per soli otto mesi. La Società Pisana per la Cremazione lamenta inoltre che l’attuale condizione delle strutture riduce il rito della cremazione a un mero smaltimento di “rifiuti” speciali, negando la dignità del rito. Ricordo – prosegue Braccini – che la cremazione, dopo l'inumazione, è il rituale più seguito nel mondo per le sue caratteristiche etiche e pratiche perché: è frutto di una scelta personale; è versatile quanto a cerimonia e sistemazione delle ceneri; non inquina; fa guadagnare spazio; riduce i costi per il singolo e per la collettività. Faccio, inoltre, osservare che cadute nel tempo tutte le pregiudiziali di ordine religioso, la cremazione delle salme è andata diffondendosi sempre di più (in Italia l’incidenza effettiva della cremazione sul totale delle sepolture per l’anno 2015, è stata del 21,18%), anche se ancora sono pochi gli impianti regolarmente funzionanti in Toscana (dieci apparecchiature presenti) e l'impianto cittadino di cremazione, serve oltre che la provincia pisana anche l’area Nord-Ovest della regione".

"La Società Pisana per la Cremazione – finisce Braccini – si è resa sempre disponibile a ogni forma di collaborazione con il Comune per ridurre il disagio delle persone, ha perfino affittato n. 10 loculi ossario, con una spesa finora di euro 5.760, per i propri soci che hanno chiesto la dispersione delle ceneri nel “Giardino della Memoria”, in precedenza le urne erano depositate nella portineria del cimitero, ma anche questo modo di agire non ha sortito alcun effetto sulle volontà di palazzo Gambacorti".

Il punto di Serfogli

Cremazioni, l’assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli fa il punto della situazione: «Le sollecitazioni della Socrem sono esatte. Più motivi hanno causato i ritardi. Adesso l’impegno è fare quello che giustamente ci chiedono. Nello specifico il regolamento comunale, che serve ad individuare le aree per la dispersione delle ceneri, è pronto e sarà discusso nella commissione consiliare entro fine ottobre, avendo il rilasciato il dirigente il relativo parere di regolarità tecnica, con l'obiettivo di approvarlo il più presto possibile. Per quanto riguarda i lavori per realizzare la Sala del Commiato e il Giardino delle Rimembranze, le nuove regole statali della contabilità armonizzata hanno causato un ritardo nella redazione degli atti. Entro fine ottobre sarà pronta la determina, che significa bando per i lavori entro fine anno»

Fonte: Società Pisana per la Cremazione

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