Crollo del controsoffitto alle Scotte, se ne parla in Consiglio comunale

Con le interrogazioni sottoscritte, nella seduta odierna, da Pasquale D’Onofrio e Letizia Maestrini (Gruppo Misto) e da Enzo De Risi (Cittadini di Siena) e Mauro Aurigi (Gruppo Siena 5 Stelle), il Consiglio comunale ha ulteriormente focalizzato l’attenzione sul crollo di un controsoffitto, avvenuto lo scorso 2 novembre, al terzo lotto dell’ospedale Santa Maria alle Scotte. “Un incidente importante – come ha ricordato D’Onofrio – che ha interessato il reparto di Medicina Nucleare dell’AOUS e che, per un caso fortuito, ha provocato solo cinque contusi in modo lieve”. Il consigliere, dopo aver ricordato che la struttura ospedaliera risale in gran parte agli anni ‘70 e ’80, e come anche la nuova direzione AOUS abbia segnalato l’assoluta necessità di procedere nella sua manutenzione, ha evidenziato “come i vari interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria eseguiti negli anni siano andati a rilento per l’esiguità dei finanziamenti. Lavori che sono risultati, comunque, insufficienti, così come le opere di manutenzione ordinaria, a causa dell’ingente indebitamento, contratto nel 2011, di circa 120 milioni di euro da pagare in 30 anni per far fronte all’acquisto dello stabile di proprietà dell’Università e salvare quest’ultima dal dissesto”. “La capacità di indebitamento, calcolata intorno ai 50 milioni euro – ha proseguito – è stata praticamente azzerata, visto che l’AOUS è impegnata a garantire una rata annuale di circa 7,3 milioni di euro, e l’impossibilità di contrarre ulteriori mutui non consente una seria politica di ristrutturazione e manutenzione ordinaria. E non possono certo essere gli ammalati e gli operatori, di oggi e di domani, a subire le conseguenze delle passate cattive amministrazioni delle istituzioni cittadine”. Per questi motivi, il consigliere ha chiesto di conoscere “le iniziative da adottare per promuovere verso gli organi regionali competenti, di concerto con l’AOUS, un cospicuo piano di investimenti sulla struttura dell’ospedale”, nonché “la manleva dell’AOUS dal pagamento del mutuo contratto per l’acquisto della struttura universitaria, affinché la direzione aziendale abbia disponibilità finanziarie sufficienti per investire, avviare e mantenere un’idonea manutenzione che consenta, ad ammalati e operatori, di trovarsi in un ambiente curato e tecnologicamente avanzato, com’è nel loro diritto”.

Anche De Risi, nella sua illustrazione, ha affermato che “la struttura dell’ospedale senese è ormai datata e richiede, da tempo, interventi di manutenzione e adeguamento, anche in termini di sicurezza, che non sono finora stati eseguiti per esiguità di finanziamenti: una situazione che ha addirittura fatto ipotizzare anche al sindaco la difficoltà per la costruzione di un nuovo plesso”. Il consigliere ha poi ricordato che nel 2010 il sistema sanitario regionale ha erogato 108 milioni di euro per l’acquisto dell’immobile dall’Università degli Studi di Siena, “un’operazione finalizzata a evitare il fallimento dello stesso Ateneo, alle prese con un buco di circa 200 milioni di euro”.

Dopo aver inoltre sostenuto che “l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese è stata oggetto di esigui investimenti da parte della Regione Toscana rispetto alle altre del territorio” e che “la sua capacità di indebitamento è pressoché assorbita dai costi relativi al mutuo contratto per l’acquisto dell’immobile, riducendo così la possibilità di mettere in atto una seria politica di ristrutturazione e manutenzione”, il consigliere ha domandato “quale sia l’effettiva capacità di indebitamento dell’azienda al netto del mutuo relativo all’obbligato acquisto dell’immobile delle Scotte” e di essere informato “sulle previsioni del documento di valutazione dei rischi redatto dal responsabile Prevenzione e Sicurezza delle Scotte”. Infine, De Risi ha chiesto di promuovere presso la Regione Toscana “un serio piano di investimenti e finanziamenti per l’AOUS, in riferimento sia alle necessità strutturali e manutentive sia all’ammodernamento delle tecnologie sanitarie e al fabbisogno di personale sanitario” e “la rapida erogazione dei finanziamenti già individuati e finalizzati alle Scotte”.

L’assessora alla Sanità, Anna Ferretti, ha risposto attingendo da una nota del direttore generale dell’AOUS, Valtere Giovannini. Nel merito dell’effettiva capacità di indebitamento dell’azienda al netto del mutuo relativo all’acquisto dell’immobile delle Scotte, ha affermato che “questa è disciplinata dalla normativa che stabilisce un limite massimo del 15% rispetto alle proprie entrate correnti, escludendo la quota di fondo sanitario nazionale di parte corrente attribuita dalla Regione. Le rate relative al mutuo contratto per l’acquisto del presidio ospedaliero, cui si aggiungono quelle più esigue del mutuo per la realizzazione del DEA, esauriscono tale capacità di indebitamento”.

L’assessora ha poi sostenuto che “il documento di valutazione rischi esiste anche in riferimento allo specifico intervento che ha comportato il crollo ed è ovviamente al vaglio degli inquirenti”. Rispetto al piano degli investimenti, “il direttore Giovannini ha dichiarato – ha proseguito Ferretti – che la nuova direzione aziendale, insediatasi a fine settembre, ha subito constatato la vetustà di una serie di ambienti ospedalieri, rilevando la necessità di redigere un piano di manutenzione”.

Nei prossimi giorni, il personale tecnico dell’AOUS sarà affiancato e coadiuvato da tecnici di altre aziende sanitarie, in particolare Careggi e Pisa, per addivenire a un documento conclusivo con l’enunciazione delle priorità e la stima dei costi: “Una base da cui partire – ha specificato l’assessora – per programmare gli interventi in funzione delle priorità individuate; a quel punto si porrà poi il problema di verificare in quale misura il bilancio aziendale potrà sostenere i costi degli interventi e se sarà, invece, necessario un sostegno della Regione Toscana”.

Con la nota, il direttore Giovannini ha riportato anche l’elenco delle attrezzature da implementare e ha fatto riferimento al personale che dovrebbe essere inserito a breve. Dopo aver indicato che l’intervento principale riguarderà la realizzazione di un nuovo blocco operatorio, grazie a finanziamenti ministeriali e regionali, la nota di Giovannini ha elencato le ulteriori apparecchiature tecnologiche in fase di acquisizione e rinnovo e ha segnalato il prossimo piano di reclutamento di 14 unità da parte dell’Università degli Studi di Siena, cui si aggiungono i concorsi primariali in fase di espletamento, finalizzati all’affidamento di incarichi di direzione delle strutture complesse a direzione ospedaliera a oggi vacanti.

Rispetto alla risposta, D’Onofrio, ringraziando per il dettaglio della stessa, ha evidenziato che “anche il direttore Giovannini ha confermato che la capacità di indebitamento dell’AOUS è azzerata e che il mutuo contratto per sanare il debito dell’Ateneo non consente interventi di manutenzione né investimenti. Un debito maturato in un periodo buio per la città, antecedente all’era Focardi, sul quale non è mai stata fatta una seria analisi e in cui una certa parte politica ha dato sponda a una presunta élite universitaria. Valuteremo pertanto se la Regione Toscana recepirà le richieste dell’azienda e auspichiamo che vada a buon fine tutto ciò che è stato prospettato: il nuovo blocco operatorio, l’approvvigionamento tecnologico e l’investimento sui professionisti che è stato interdetto, per anni, dal condizionamento della presunta élite universitaria sulla classe politica locale”.

De Risi si è definito “meravigliato perché la mia interrogazione richiamava i contenuti di un ordine del giorno, non approvato, alla mozione discussa nello scorso Consiglio sui quali il sindaco si espresse diversamente rispetto a quanto afferma, con la sua nota, il direttore Giovannini. Valentini sostenne, infatti, di aver ottenuto rassicurazioni dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rispetto all’erogazione di finanziamenti per le Scotte, mentre oggi veniamo a conoscenza che tutto è ancora in fase di richiesta e definizione. Allora, dove sta la verità?”.

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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