La procura di Arezzo, che indaga sul caso Banca Etruria, sta lavorando al boom di consulenze da mezzo milione di euro del 2012, fino ai 13milioni nel 2013 e 2014, per bancarotta e sul ruolo del dg Bronchi per ciò che concerne il falso in prospetto e il ricorso abusivo al credito. La procura tenta di ricostruire le cifre uscite dalla banca per rintracciare chi le ha disposte e chi ha preso decisioni. Per il falso in prospetto invece, la procura valuta la posizione dell'ex dg Bronchi, per verificare se i prospetti furono compilati da Bronchi per conto del cda o se invece furono approvati all'interno del cda.
Al momento gli investigatori fanno controlli incrociati per trovare elementi che chiariscano questa che è la questione fondamentale per accertare le responsabilità e per poter formulare ipotesi di accusa specifiche. Domani la commissione banche sentirà il presidente dell'Associazione Amici Banca Etruria e responsabile del Comitato Azzerati Vincenzo Lacroce
<< Indietro