Banchetto CasaPound a Cascina, dure risposte di Ceccardi e Ziello

(foto da Facebook)

Dopo i cori partigiani di fronte al banchetto di CasaPound allestito sul corso di Cascina durante i mercatini di Natale, non si sono fatte aspettare le risposte degli amministratori leghisti, per la precisione il sindaco Susanna Ceccardi e l'assessore al Welfare Edoardo Ziello. I due membri del Carroccio hanno ribaltato la prospettiva dei manifestanti, addirittura chiedendo la verifica sull'autorizzazione della "reazione quasi provocatrice" da parte del gruppo spontaneo che ha intonato le canzoni della Resistenza.

Susanna Ceccardi: "A Cascina diamo la concessione di suolo pubblico a chiunque chieda il permesso, purché lo faccia nei tempi e nelle modalità previsti dal regolamento. Non chiediamo nessun certificato ideologico e non diamo patenti di democrazia a nessuno. Stamani c'era un gazebo di Casapound e davanti si sono assiepati una decina di comunisti (tra cui l'ex vice sindaco della giunta Antonelli e alcuni ex consiglieri del pd), cantando bella ciao e alzando il pugno chiuso.
Per me sul corso possono manifestare tutti: fascisti, comunisti, filo napoleonici, filo ostrogoti o chiunque si riconosca in ideologie sepolte dalla storia. Vi chiedo solo un favore: potete farlo evitando il periodo natalizio e i mercatini di Natale dove la gente vorrebbe fare soltanto una passeggiata in tranquillità senza sentirsi catapultata in un film ambientato nel 1945? "

Edoardo Ziello: "Mi piacerebbe sapere se quel gruppetto di contestatori nostalgici del comunismo, di ieri mattina, che si è messo ad intonare ‘bella ciao’, con giubbe e bandiere rosse, di fronte ad un gazebo politico -autorizzato - aveva mandato una comunicazione preventiva, della manifestazione, alla Questura perché altrimenti si integrerebbero - perfettamente - gli estremi della manifestazione non autorizzata che può comportare l’arresto e il pagamento di un’ammenda. Domani farò una verifica perché la reazione, quasi provocatrice degli antifascisti, è stata potenzialmente alteratrice dell’ordine pubblico. A Cascina, ormai, non regna più l’anarchia da più di anno e finché ci saremo noi l’ordine e la serenità collettiva non possono essere messi in discussione dalle iniziative di nessuno".

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