Un teatro delle ombre e un orto verticale tra i desideri degli studenti di Greve

Dall’orto verticale al teatro delle ombre e alla valorizzazione dei grandi navigatori del passato. La scuola media di Greve in Chianti Giovanni da Verrazzano mette in campo la creatività e la sensibilità dei giovani nei vari campi di apprendimento. Un viaggio nella conoscenza a misura di studente che attraversa e integra la passione per il dramma artigianale e antico, la conoscenza di miti ed eroi locali che diventano protagonisti della storia mondiale e l’adozione di pratiche concrete e virtuose per la promozione della cultura ecosostenibile.

“I nostri studenti - ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Grazia Esposito - si sono sperimentati brillantemente in uno spettacolo di teatro delle ombre, una tecnica asiatica che affonda le sue radici nell’Europa del XVIII secolo e che è stata reinterpretata in maniera straordinaria dai ragazzi per raccontare una storia che ci riguarda da vicino e che elogia il talento di alcuni grevigiani appassionati viaggio e scoperte”. Al centro dello spettacolo degli alunni le esplorazioni compiute nel Rinascimento dai grandi navigatori italiani. Il riadattamento in particolare si è focalizzato sulla figura del grevigiano Giovanni da Verrazzano.

“Rivisitando in chiave ironica la vita del navigatore chiantigiano – spiega la coordinatrice del plesso, l’insegnante Cristina Turchi - di cui si hanno poche notizie sicure, i ragazzi della classe IIA hanno immaginato una storia e ricostruito il percorso di Verrazzano in competizione con il più celebre Cristoforo Colombo. Il lavoro, che si è sviluppato in più fasi e ha coinvolto più discipline, ha messo in gioco le competenze artistiche, letterarie e musicali degli studenti che hanno realizzato le sagome, hanno scelto la storia, scritto la sceneggiatura e curato l’accompagnamento musicale e gli effetti sonori. Questi ultimi hanno reso particolarmente coinvolgente la scena della tempesta, nella quale, all’effetto visivo delle navi che si agitavano sulle onde del mare in burrasca, si sono uniti le luci e i rumori che riproducevano lampi e tuoni”. Prendendo spunto poi dai principi di rispetto e risparmio ambientale, i ragazzi guidati dall’insegnante Cristina Turchi si sono sperimentati anche nella realizzazione di un orto ,

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti fiorentino



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