Saldi Invernali al via: in provincia di Pisa giro d'affari da 36 milioni di euro

Via ufficiale dei saldi invernali 2018 il prossimo venerdì 5 gennaio in Toscana. Interessano 15,6 milioni di famiglie, muovono in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro: sono i numeri dei saldi invernali secondo l'indagine di Federazione Moda Italia. A livello provinciale il numero delle famiglie pisane che approfitteranno degli sconti saranno 110.000, per un acquisto medio a famiglia di 330 euro e un giro d'affari intorno ai 36 milioni di euro. “Previsioni leggermente al ribasso rispetto allo scorso anno, per una serie di motivazioni” – chiarisce la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini: “Da un lato la ripresa è annunciata ma non ancora effettivamente percepita da parte dei consumatori. Dall'altro, iniziative nuove come il Black Friday hanno portato vantaggi solo nell'immediato. Arriviamo da un autunno senza infamia e senza lode, e se a questo sommiamo il sistematico bombardamento di promozioni che vengono fatte nonostante il divieto in vigore nei trenta giorni precedenti ai saldi, è chiaro che le previsioni non possono indulgere ad un troppo facile ottimismo. Non ci sono i controlli necessari, e di fatto, il nostro è un settore liberalizzato per tutto l'anno”.

“Su questo specifico punto non possiamo nasconderci” – prosegue Grassini: “le liberalizzazioni selvagge hanno portato ad un generale impoverimento, danneggiando il consumatore finale invaso da una offerta sempre più massiccia ma di scarsa qualità, mentre i rivenditori che continuano ad investire in qualità resistono ancora sul mercato ma con grande fatica. Se a questo sommiamo l'ulteriore e inatteso incremento delle tariffe energetiche, le previsioni per il nostro settore non sono certo delle migliori. Il dato positivo è che cresce la fiducia dei consumatori e che i sadli continuano a rappresentare un momento significativo e di ottime opportunità di acquisto per i nostri acquirenti”.

“Gli sconti oscilleranno in media tra il 30% e il 50%” - continua la presidente di ConfcommercioPisa - “diffidare di sconti eccessivi, e l'invito che rivolgiamo è quello di rivolgersi ai negozi di vicinato, capaci di garantire la massima assistenza e professionalità anche nel post vendita”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Provincia di Pisa ricorda che: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme; non c'è obbligo della prova dei capi, che è rimesso alla discrezionalità del negoziante; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione; i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso; obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Fonte: Confcommercio Pisa



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