Accuse di molestie, il figlio di Zeffirelli: "Chiara vendetta verso il Maestro che non può difendersi"

Un fotogramma del film 'Storia di una capinera' di Franco Zeffirelli

In riferimento agli articoli apparsi oggi sui media internazionali, nei quali sono riportate gravi accuse del signor Johnathon Schaech all’indirizzo di Franco Zeffirelli, il figlio del Meestro, Pippo Corsi Zeffirelli afferma quanto segue:

“Il sig. Schaech, che all’epoca aveva 23 anni, era stato scelto fra tanti candidati per il ruolo di Nino, nel film Storia di una Capinera. Le asserzioni sugli abusi non sono vere. Registi hanno stili diversi e quando hanno a che fare con attori senza esperienze, a volte, sono più esigenti e più pressanti.

Zeffirelli diede al signor Schaech la sua prima chance nonostante Johnathon all'epoca soffrisse di una ostruzione alla gola che rendeva il suo parlare difficile. Per questa ragione, alla fine delle riprese, Zeffirelli decise di far doppiare il personaggio interpretato da Schaech da un attore inglese e la cosa lo mandò su tutte le furie. Quindi le accuse che oggi avanza il signor Johnathon Schaech hanno il sapore di un fumus persecutionis, ma anche di una vera e propria vendetta. Ma non basta.

Negli ultimi anni sono stato occasionalmente a contatto con il signor Schaech via Whatsapp: lui mi metteva al corrente dei cambiamenti della sua vita e talvolta io mi complimentavo per l'evoluzione della sua carriera. Il tutto sempre con grande cordialità e senza che trapelasse mai traccia del disagio psicologico che il signor Schaech oggi afferma di aver vissuto.

Poi all'inizio di dicembre scorso ho ricevuto una sua telefonata nella quale mi chiedeva notizie sulla salute del Maestro; dopo averlo ragguagliato in merito, chiuse la telefonata raccomandandomi porgergli i suoi saluti. Circa una settimana dopo questa telefonata ho ricevuto un’email da parte della testata americana People Magazine con la quale mi venivano anticipate le accuse di Johnathan.

Oggi, leggendo l’articolo pubblicato, mi sembra che addirittura abbia voluto scrivere un romanzo. Sono stupito che il signor Schaech abbia atteso così tanto tempo e scelto proprio questo momento per muovere le sue accuse, ora che il Maestro, a causa delle sue condizioni di salute, non può più difendersi. A parer mio, quindi, si tratta di una chiara vendetta nei confronti di Franco Zeffirelli, con la speranza di ottenere quella notorietà che all’inizio il signor Schaech pensava di ottenere, ma che la sua carriera di attore non gli ha mai procurato”.

Fonte: Fondazione Zeffirelli - Ufficio stampa



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