L’Istituto Sangalli apre il 2018 parlando di Africa

(foto da Internet)

Il percorso di pace nel mondo tra dialogo interreligioso e interculturale. L’Istituto Sangalli di Firenze apre il 2018 partecipando all’evento “Il dialogo interculturale per educare alla pace”, organizzato giovedì prossimo 18 gennaio, alle 16, dall'Accademia dei Ponti. L’appuntamento è in programma in Piazza San Giovanni 7, a Firenze (Sala Brunelleschi). Al centro del dibattito la situazione in Palestina e in Africa, le religioni 'mediterranee' e i monoteismi tra convivenza e conflitto, e ancora la scienza al servizio della pace.

Tra i protagonisti, il borsista dell’Istituto Sangalli, appena arrivato a Firenze, Babere Kerata Chacha, della Laikipia University in Kenya. Religione, etnia e mobilitazione politica in Kenya, 1990-2017 il titolo del suo intervento, che partirà dall’analisi della decadenza irreversibile dei luoghi che tradizionalmente ospitavano il dibattito pubblico nel Paese africano con la perdita del coinvolgimento politico e la conseguente difficoltà di costruire un senso di identità civica nei cittadini del Kenya. L’intervento toccherà anche il tema della crescente presenza del clero nella sfera politica e il suo ruolo nei conflitti etnici e negli ultimi appuntamenti elettorali del 2007 e del 2013.

Tra i protagonisti del dibattito Silvia Guetta, Docente di Pedagogia Sociale ed Educazione alla Pace-Università di Firenze, con l’intervento Una pedagogia sociale per le nuove generazioni, verso una cultura della pace basata sul dialogo interculturale; Francesco Pavone, Docente di Fisica, Università di Firenze – Direttore LENS, che interverrà su La scienza per la ricerca di una visione comune al servizio della pace e del progresso dei popoli; Maurizio Sangalli, Docente di Storia Moderna all’Università per Stranieri di Siena e Presidente dell’Istituto Sangalli, titolo dell’intervento Monoteismi di guerra e di pace: uno sguardo storico-critico; Giammarco Piacenti, Imprenditore del restauro- PIACENTI SpA-Prato, che interviene su Il restauro di un momento Patrimonio dell’Unesco restituito ai suoi antichi albori; Prisca Maharavo (Madagascar) del Centro Internazionale La Pisa e dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, che interviene sul progetto Come back to Africa e Nairoby; Aldo Bressi, presidente dell’Associazione AMICI DI SAXUM – Abu Gosh (Gerusalemme), che tratterà di un progetto per far conoscere la Terra Santa, nella sua complessa multi-etnicità. Modera il dibattito Francesco Zini, Docente di Filosofia politica, Università di Siena.

Il dibattito sarà arricchito con la proiezione del filmato “Restaurare il cielo”, la Basilica della Natività di Betlemme e la storia del suo restauro.

Le attività dell’Istituto Sangalli: Istituzione fiorentina, laica e non confessionale, nata nell’aprile 2014 per promuovere gli studi umanistici e il dialogo inter-religioso e inter-culturale, all’avvio del quarto anno di vita ha contribuito a supportare la ricerca di decine di giovani studiosi con un impegno costante e importante, in termini finanziari e scientifici. L'Istituto Sangalli nel 2015 ha partecipato a Unity in Diversity; ha ideato il progetto ‘Florence Short Term Fellowships’ che ha richiamato a Firenze studiosi da tutto il mondo, con partecipate conferenze su temi di attualità, dalla Chiesa di papa Bergoglio all’Islam in Europa e nei paesi arabi alla situazione delle religioni in Africa; ha finanziato il lavoro per l’edizione critica dell’epistolario tra Giovan Battista Montini e Giorgio La Pira; ha ideato il ciclo di incontri “La religione è servita. Ebrei, cristiani e musulmani si incontrano…a tavola”, per la conoscenza reciproca tra le grandi religioni monoteiste puntando sugli aspetti culturali, storici ed anche gastronomici. Inoltre, l'Istituto Sangalli ha collaborato all’edizione 2017 del Middle East Now, il festival di cinema e cultura contemporanea del Medio Oriente. In ottobre, l’Istituto è stato di nuovo protagonista del Festival dei Popoli con la seconda edizione del premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni”.

Fonte: Ufficio Stampa



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