Giornata della Memoria, il Pd Empolese Valdelsa: "Mai abbassare la guardia contro le nostalgie fasciste"

Sabato 27 gennaio è la Giornata  della Memoria, una data “internazionale” che ricorda e commemora le vittime dell’Olocausto, giorno scelto dall’ONU nell’anniversario di quello in cui fu liberato il campo di Auschwitz il 27 gennaio 1945.

Tania Cintelli, membro della segreteria di federazione Empolese Valdelsa e responsabile cultura e diritti, traccia una riflessione: “Il Partito democratico fin dalla sua fondazione ha sempre mirato a rafforzare nella società cultura, educazione e rispetto e non certamente odio, intolleranza e indifferenza. Non abbiamo mai abbassato la guardia nel combattere vecchi e nuovi razzismi, vecchie e nuove intolleranze, siano esse state rappresentate da nostalgie fasciste o da nuove ondate xenofobe.

Oggi vogliamo riaffermarlo con forza ed orgoglio, ad ottanta anni dalla emanazione delle leggi razziali ed a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata della Memoria. Siamo da sempre convinti che tenere in vita la Memoria sia il migliore modo affinché le nuove generazioni non dimentichino le tragedie, i genocidi, gli stermini perpetrati in nome di falsi valori su altrettanti giovani e bambini a cui è stata negata la vita. Un monito a non ripetere gli errori del passato e costruire un futuro di pace. La nomina a Senatrice a vita di Liliana Segre e il riconoscimento della “Medaglia d'oro al merito civile” conferito alla città di Empoli sono due azioni concrete che vanno proprio nella direzione di mantenere alta l'asticella della convivenza civile e del viver democratico, che consegnano forza e responsabilità alle istituzioni.

La lettera con minacce di morte e due proiettili recapitata al sindaco di Empoli Brenda Barnini è un atto vile che non può e non deve essere sottovalutato o preso con leggerezza. E’ ancora più grave perché colpisce le istituzioni e una comunità.

Anche questo atto è l’ennesimo episodio che va a colpire la nostra città e non solo: lo sfregio al monumento dei caduti a Empoli, le “marce” e manifestazioni con slogan fascisti, gli agguati di nazi skin, non possono essere derubricati ad esibizionismo 2.0.

Disseminare l'odio, renderlo pane quotidiano, erigerlo a semplice dissenso e protesta, è l'errore più grande che una società democratica possa commettere, perché è in questo modo che sono nate le piaghe che hanno reso l'Europa orribile fino al termine della seconda guerra mondiale. Parole come odio, violenza, razza non troveranno mai casa dentro il Pd, ma neppure indifferenza, superficialità e giustificazione. Avranno sempre voce invece cultura, educazione, rispetto, giustizia, diritto, uguaglianza, confronto e libertà”.

Fonte: Ufficio stampa PD Empolese Valdelsa



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