
I lavoratori della Albor di Gambassi Terme tendono una mano all'azienda e puntano all'accordo. È la posizione emersa nel corso dell'assemblea di oggi che sembra aver scongiurato la possibilità di una lunga mobilitazione. Nella giornata del 15 marzo ci sarà un nuovo incontro con l'azienda in Regione ed è già stato annunciato lo sciopero e il presidio di 8 ore: dal tavolo delle trattative, però, potrebbe uscire un accordo.
Sembra infatti che 8-9 lavoratori abbiano deciso di non opporsi al licenziamento in ragione di incentivi, considerazioni personali o perché prossimi alla pensione. La scelta di farsi da parte ha così facilitato un tentativo di accordo che sarà fatto sulla base della contrattazione di ieri in Regione: rispetto ai 22 licenziamenti proposti, i sindacati sono riusciti a diminuire il numero a 16 con la creazione di 3 contratti part-time e l'inserimento di un diritto di precedenza dalla durata di 24 mesi (ossia la possibilità qualora fossero necessarie nuove assunzioni di 'ripescare' i lavoratori licenziati).
L'assemblea dei lavoratori ha però chiesto alcune modifiche che sembrano essere condicio sine qua non per la riuscita dell'accordo: portare i tre part-time proposti da 20 ore settimanali a 24. L'azienda non vorrebbe cedere su questo punto, ma sembra improbabile che l'accordo salti per 4 ore settimanali in più. Se così fosse i lavoratori sono pronti a scendere in sciopero.
"Con sacrificio - spiega Alessandro Lippi della Cgil - siamo giunti ad un tentativo di accordo. La situazione resta grave. Speriamo che l'azienda possa accettare queste piccole modifiche dei part time. È una situazione difficile per i lavoratori che è giusto precisare non sono responsabili della crisi di questa azienda, ma la stanno pagando sulla loro pelle".
Intanto per domani è attesa la decisione del Tribunale sul futuro dell'azienda: il giudice deciderà se andare avanti con il concordato in continuità o se avviare la procedura di fallimento. Sembra invece definitivamente sfumato l'interesse di un'azienda romana per l'affitto dell'attività: da quanto si apprende sembra che l'azienda si sia letteralmente volatilizzata e non abbia nemmeno risposto alla convocazione della Regione Toscana.
Giovanni Mennillo
Notizie correlate
Tutte le notizie di Gambassi Terme
<< Indietro





