Avvio sperimentale della scuola Penny Wirton di Firenze


Si segnalano due iniziative dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze.

6La prima iniziativa riguarda l’avvio sperimentale della scuola Penny Wirton di Firenze. Le Penny Wirton sono particolari scuole di italiano per stranieri fondate in tutta Italia dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati. Si tratta di scuole basate sul volontariato e sul rapporto uno a uno tra insegnante e studente (senza quindi le classi tradizionali). L’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” ha deciso di aprire la prima Penny Wirton di Firenze all’interno della propria struttura in via San Bartolo a Cintoia, nella zona dell’Isolotto. Hanno aderito una ventina di insegnanti della scuola e sono stati coinvolti, per il momento, 12 migranti individuati dalla Caritas di Firenze, con la quale abbiamo avviato un rapporto di collaborazione, che ha previsto anche un percorso di formazione degli insegnanti stessi. La sperimentazione della Penny Wirton Firenze inizierà martedì 10 aprile 2018 e proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico. Inizialmente si effettuerà due volte a settimana, il martedì e giovedì, dalle 15 alle 17. Al termine della sperimentazione, valuteremo l’avvio ufficiale della scuola e l’apertura del territorio a partire da settembre 2018. L’intenzione è quella di instaurare collaborazioni con istituzioni e associazioni che lavorano con i migranti, facendo anche un appello a tutti gli interessati a partecipare, in qualità di insegnanti o di studenti. Aprire una Penny Wirton all’interno di una scuola pubblica ha un valore particolare. Significa dare un segnale forte di accoglienza e lavorare alla costruzione di una società civile, moderna e interculturale, che fa della diversità un valore. Ma ha anche un senso ulteriore nel coinvolgimento diretto degli studenti. Come già avviene altrove, i percorsi di alternanza scuola lavoro potrebbero prevedere di impegnare gli studenti italiani nell’insegnamento della lingua ai migranti. E i migranti potrebbero partecipare ad attività didattiche curriculari, raccontando le loro storie ai nostri ragazzi. Una contaminazione di esperienze e culture, che non può che fare bene a tutti: a studenti e insegnanti, a italiani e stranieri, alla scuola e al territorio.

La seconda iniziativa, piuttosto inusuale per una scuola, riguarda un viaggio di formazione che il dirigente scolastico e 58 insegnanti del Marco Polo faranno insieme a Napoli il 13 e il 14 aprile. E’ il secondo anno in cui facciamo un’esperienza di questo tipo. Lo scorso anno siamo stati al Castello di Gargonza. Quest’anno a Napoli ci confronteremo con il preside e i docenti della scuola Torrente di Casoria e nel pomeriggio incontreremo i Maestri di Strada e la cooperativa Occhiaperti che opera a Scampia. Gli obiettivi di queste esperienze di formazione sono due. Da un lato quello di migliorare le relazioni tra docenti e con il dirigente scolastico al fine di rafforzare il senso di comunità. Dall’altro quello di confrontarsi con altre esperienze educative in contesti diversi per acquisire conoscenze e metodologie che possano migliorare il lavoro che facciamo con i ragazzi. Va sottolineato che i costi del viaggio sono sostenuti solo in piccola parte dalla scuola e in maggioranza dagli insegnanti stessi attraverso la carta docente. Questa iniziativa dimostra che il mondo della scuola, al contrario di quanto a volte viene raccontato, è disponibile a investire tempo e risorse economiche per far crescere la qualità delle proprie relazioni e della propria azione educativa.



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