Giani: "Il nuovo regionalismo è linfa vitale"

“Il convegno di oggi è punto di partenza per un lavoro lungo due anni, che ci porterà a celebrare i 50 anni delle Regioni a Statuto ordinario”. Così ha esordito il presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani, intervenendo al convegno su “Gli organi di garanzia statutaria nella forma di governo regionale, fra bilanci e prospettive future”. Da qui la riflessione sul regionalismo nell’assetto dei poteri nel nostro paese fino alla stagione “dimessa”, caratterizzata dallo svuotamento delle province e dal ridimensionamento delle Regioni, che il presidente ha definito “antistorica”. “La volontà dei cittadini è diversa – ha assicurato Giani – il nuovo regionalismo può avere linfa vitale, e tale spinta propulsiva parte dai Comuni, come ho potuto constatare nel corso delle visite sul territorio”. “A tutti noi il compito di rivedere ruoli e compiti di Regioni e Comuni – ha concluso – accanto a quelli degli organi di garanzia statutaria, chiamati a essere strumenti incalzanti”.

Elisabetta Catelani, presidente del Collegio di Garanzia statutaria della Toscana, ha parlato di rilancio delle funzioni e di incremento di visibilità di questi organi, non solo nei rapporti con il Consiglio regionale, ma anche con gli elettori.

I lavori sono quindi entrati nel vivo con la prima sessione di approfondimento – presieduta da Roberto Romboli, dell’Università di Pisa – per concentrarsi sulla natura dell’organo tra attuazione e inattuazione, sulla sua composizione e organizzazione, sul giudizio di legittimità.

Nel pomeriggio toccherà alla seconda sessione – presieduta da Maria Cristina Grisolia, dell’Università di Firenze – analizzare il giudizio sull’ammissibilità del referendum, l’attività consultiva, la giustiziabilità delle decisioni degli organi di garanzia statutaria.  Agli interventi di esperti e addetti ai lavori, provenienti da diverse regioni italiane, seguirà il dibattito e infine le conclusioni, affidate a Enzo Cheli, già vicepresidente della Corte costituzionale, dell’Università di Firenze.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale



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