Prof bullizzato, spunta un secondo video con altri gravi episodi. Fedeli: "Ragazzi vanno sospesi"

Mentre ancora fanno scalpore le immagini dello studente dell'Itc Carrara di Lucca che grida al professore "Mi metta 6, si inginocchi", spuntano altri video di azioni intimidatorie verso il docente 64enne. Questa volta un ragazzo indossa un casco e mima il gesto di prenderlo a testate, un altro ragazzo appoggia i cestini per la carta sulla cattedra, mentre un altro mette un giubbotto in testa al docente. In una voce di sottofondo si sente "buffone", ancora rivolto al prof, il tutto tra le risate e gli schiamazzi dell'aula.

IL PRESIDE: "QUALCUNO PERDERA' L'ANNO. QUELLA CLASSE AVEVA GIA' AVUTO PROBLEMI"

"Qualcuno perderà sicuramente l'anno ma non tutti anche perché la scuola deve rappresentare un'occasione di crescita e di recupero. Ovviamente ci saranno delle punizioni ma non va fatta di tutta un'erba un fascio. Con le famiglie abbiamo valutato di lasciare i ragazzi a casa per qualche giorno: bisognerà valutare la posizione dei singoli". Questo il commento di Cesare Lazzari, il preside dell'Itc 'Carrara' di Lucca.

"Con il professore ho parlato e ci riparlerò - continua Lazzari - era sconvolto, ci sono ancora diverse cose da chiarire, compreso il contesto. Quella classe, già in passato, aveva dato qualche problema ma di rilevanza assai inferiore rispetto a ora. Si era trattato di piccoli episodi poi sanzionati, come nel caso del protagonista di uno dei video già allontanato per tre giorni tra le fine di febbraio e l'inizio dello scorso marzo. Sembra però che tali provvedimenti abbiano fatto da detonatore e siano stati presi come una sorta di sfida da parte di alcuni ragazzi".

MINISTRO FEDELI: "VANNO SOSPESI. SANZIONI ANCHE A CHI GUARDAVA"

"Serve una linea rigorosa e l'attuazione delle sanzioni già previste: di fronte ai fatti di Lucca e di Velletri i ragazzi vanno sospesi, il consiglio d'Istituto deve valutare la gravità dei fatti, che secondo me c'è, e gli studenti devono essere sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali". Questo il commento del Ministro Valeria Fedeli che aggiunge che "vanno sospesi e sanzionati anche i ragazzi che hanno girato il video e che hanno guardato quanto avveniva in classe" senza intervenire in difesa del docente. Per il Ministro il docente "avrebbe dovuto subito denunciare".

LA PROCURA DEI MINORI HA APERTO UN FASCICOLO

La procura presso il tribunale dei minori di Firenze, ha avviato un'inchiesta  sulla vicenda di Lucca. Video successivamente diffusi in Rete accertano i fatti. È stata sporta denuncia, secondo quanto emerge il fascicolo aperto dalla procura, per lo studente che al professore di italiano e storia rivolge minacce intimandogli di "mettergli il 6", e per gli altri studenti, almeno due, che in altri momenti hanno oltraggiato il professore. L'inchiesta si avvale degli accertamenti della polizia postale e della Digos di Lucca, mirati a individuare chi in classe ha girato l'autore delle riprese video.

FRATELLI D'ITALIA: "FERMA CONDANNA PER ATTO DI BULLISMO VERSO INSEGNANTE"

"Il Coordinamento Regionale toscano di Fratelli d'Italia esprime una ferma condanna verso il deplorevole fatto, accaduto ai danni di un professore a Lucca, vittima degli atteggiamenti da bullo da parte di uno studente, ripresi con un cellulare e diffusi ieri sui social network". La presa di posizione arriva dal Coordinatore Regionale, Francesco Torselli, dall'On. Riccardo Zucconi e da Marina Staccioli e Michela Senesi, rispettivamente Coordinatrice Regionale dei Dipartimenti Tematici di Fratelli d'Italia e Responsabile Regionale del Dipartimento Scuola.

"I gravi fatti accaduti in nella scuola di Lucca - concludono Torselli, Zucconi, Staccioli e Senesi - evidenziano ancora una volta come a questo Paese serva, immediatamente, un governo forte e autorevole che solo il centrodestra può guidare. Con Fratelli d'Italia al governo, metteremo subito mano ad una necessaria riforma della scuola, che restituisca centralità al ruolo educativo di questa e veda tornare gli insegnanti ad essere figure autorevoli e rispettate dagli studenti".



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