"Gambero killer invade il Padule di Fucecchio", Marchetti (FI) dalla parte dei pescatori

«Opportunisti, voraci, prolifici: gambero killer e pesce siluro continuano imperterriti a colonizzare le aree acquitrinose, i fiumi e i laghi della Toscana. E mentre l’Unione europea li inserisce senza appello tra le specie aliene invasive da eradicare e l’Italia recepisce quel regolamento, la Regione Toscana cosa sta facendo?» A domandarselo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che raccoglie così, anche nella sua veste di coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca, l’allarme lanciato dai pescatori di Massarosa in merito alla proliferazione distruttiva di pesci siluro formato gigante. Ma se Massarosa piange, il resto della Toscana non ride.

«Gamberi killer e pesci siluro stanno producendo danno da anni. Sono specie alloctone che, a monte delle attività di pesca, stanno compromettendo seriamente i nostri ecosistemi acquatici e in particolare dulcacquicoli. Il fiume Arno – ricostruisce Marchetti – è stato tra i primi habitat liquidi ad essere colonizzati dai siluro, che poi hanno raggiunto in cerca di cibo altri spazi acquatici. E cibo, per loro, significa tutto ciò che di vertebrato e invertebrato incrociano purché sia più piccolo di loro e gli entri dunque in bocca. La loro dimensione raggiunge i due metri, dunque il conto sulla loro distruttività è presto fatto. Comportamenti affini li ha il gambero killer, originario della Lousiana, che infesta tra l’altro tanto l’area di Massaciuccoli quanto quella di Fucecchio e del Sibolla, ovvero zone umide che sono anche aree protette. In cerca di cibo si è talvolta spinto anche su strade e autostrade, come nel 2003 allo svincolo di Firenze Nord, tanto per capire la sua voracità».

E se qualche cattivo gambero si vota da solo all’eradicazione, ovvio che il talento di qualche individuo a buttarsi tra le macchine non basta a risolvere il problema. Le leggi ci sono, e discendono dalle normative europee. In Ue è attivo il progetto LIFE-Asap, che coinvolge tutti gli stati membri nell’attività di contrasto a queste specie alloctone catalogandole e aggiornando costantemente i dati e le ‘condanne’ all’eradicazione o meno. «Il 14 febbraio scorso – ricorda Marchetti – è entrato in vigore il decreto legislativo 230 del 15 dicembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2018, che adegua la normativa italiana al Regolamento Ue 1143/2014 sull’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. Da tempo, ormai, i due colonizzatori alloctoni sono inseriti nella lista comunitaria Daisie (Delivering Alien Invasive Species Inventories for Europe) che accoglie le 100 specie aliene più nocive d’Europa. Il pesce siluro e il suo devastante arrivo in Toscana, tra l’altro, è stato anche oggetto di uno studio specifico pubblicato negli anni scorsi su Researchgate».
Insomma, sottolinea Marchetti, nulla di nuovo nei fondali toscani. E quindi: «La Regione Toscana cosa sta facendo? Come sta ottemperando al decreto 230 che prevede una filiera di monitoraggio dalle Regioni verso Ispra e poi l’attuazione delle indicazioni impartite dell’Istituto? Cosa si sta facendo dopo il progetto ormai di anni e anni fa Alt sul censimento delle specie aliene regionali?»

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Gruppo Forza Italia



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