Un viaggio virtuale nella mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” in corso a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, in compagnia di Maria Grazia Messina che insieme a Chiara Vorrasi e Fernando Mazzocca ha curato la rassegna. Questo il programma del prossimo appuntamento del ciclo Guest del Museo Novecento, che mercoledì 16 maggio alle 18 vedrà il direttore artistico Sergio Risaliti introdurre Messina nel racconto dell'esposizione ferrarese.
La mostra presenta un periodo dell’arte italiana - quello dei decenni cruciali per l’avvento della modernità, tra Ottocento e Novecento - da una nuova prospettiva, ponendo al centro del discorso critico la nascita e lo sviluppo della poetica degli stati d’animo. Attraverso un racconto tematico, scandito dal susseguirsi di sezioni dedicate ai differenti stati d’animo, dipinti, sculture, opere su carta e fotografie di autori italiani dialogano con alcuni capolavori del simbolismo europeo e con testimonianze della temperie scientifica e culturale degli anni a cavallo tra i due secoli, evidenziare uno dei più significativi apporti degli italiani all’arte moderna.
Per gli artisti, come per gli scrittori, tra le poste in gioco in quel periodo c’è la possibilità di elaborare forme in grado di esprimere l’immaginario inquieto e multiforme di quel mondo in piena trasformazione: un universo oscillante tra l’entusiasmo per le conquiste scientifiche e tecnologiche e l’instabilità che provocarono quei mutamenti epocali.
In Italia, tra i pionieri del cambiamento vi erano esponenti del divisionismo e del simbolismo, come Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Gaetano Previati; della partita era anche lo scultore Medardo Rosso. Il loro messaggio venne raccolto e rilanciato dai protagonisti dell’avanguardia futurista, Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Carlo Carrà, che plasmarono l’immagine dinamica, poliedrica e corale della modernità.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Fonte: Ufficio Stampa
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