Le bufale delle scie chimiche finiscono in tribunale: incontro con Silvia Bencivelli

Nell’ultimo appuntamento prima dell’estate di Areaperta, giovedì 7 giugno alle 17 nell’Auditorium dell’Area della Ricerca di Pisa, si racconterà una storia istruttiva e non così inusuale: quella di una “bufala volante” che ha finito per atterrare in un'aula di tribunale. La storia sarà raccontata da Silvia Bencivelli, giornalista scientifica, scrittrice e conduttrice radiotelevisiva, tra i conduttori di Pagina3 e di Radio3 Scienza su Radio3 Rai, suo malgrado protagonista, o meglio vittima della vicenda. Una storia banale di volgarità, vigliaccheria, e odio sul web, come se ne sentono ormai tante. Con un’unica differenza: la vittima ha avuto la forza di reagire. La storia inizia quando nel 2013 la giornalista scientifica scrisse per “La Stampa” un articolo che spiegava le origini e confutava la celebre teoria delle “scie chimiche” che gira da anni sul web. Dopo pochi minuti dall’uscita dell’articolo la casella di posta elettronica e la bacheca di Facebook della Bencivelli è stata presa sommersa da messaggi dei seguaci di un blogger che da anni sostiene questa teoria. "All’interno dei social network si verifica un fenomeno chiamato 'filter bubble' – dice Maurizio Tesconi ricercatore di Iit-Cnr che presenterà l’incontro -, in cui le persone vengono isolate all’interno della loro bolla informativa da algoritmi che filtrano le informazioni. In pratica, gli utenti vengono profilati per poi proporgli solo contenuti vicini ai propri interessi, con la conseguenza di una crescente radicalizzazione delle opinioni. Per esempio, vedendo e leggendo solo post che sostengono il complotto dietro le scie chimiche, una persona sarà inconsapevolmente influenzata a crederci sempre di più.” L’odio, le espressioni razziste, gli insulti, la violenza verbale in rete sono, purtroppo, una tristissima realtà. “Hate speech”, lo chiamano gli americani. Per loro è una categoria giurisprudenziale, e da poco tempo lo è anche in Europa e in Italia come sentiremo durante il seminario.



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